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Dalla serenata per Di Maio allo shopping in vacanza, stop al reddito di cittadinanza per colpa loro

Niente reddito di cittadinanza. Dilagano i video sui social dove le persone si vantano di usare il sussidio per beni non di prima necessità

Di base, è più che giusto il principio secondo il quale lo Stato garantisce ai cittadini più poveri un sussidio e la possibilità di inserimento nel mondo del lavoro. Si chiama welfare ed è una strategia di assistenzialismo utilizzata in tanti paesi.

Il problema sussiste nelle norme che regolano leggi del genere. E qui veniamo al nostrano reddito di cittadinanza. La riforma, cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, è stata approvata durante il Governo Conte I, ovvero quello composto da grillinileghisti.

Abbiamo abolito la povertà” disse l’allora Vice Premier e Ministro del Lavoro, oggi alla Farnesina, Luigi Di Maio. L’ex capo del M5S fu immortalato insieme ai colleghi del proprio partito mentre festeggiavano l’approvazione della legge fuori al balcone di Palazzo Chigi.

Niente reddito di cittadinanza

Dopo due anni, oltre ai tanti e legittimi beneficiari del reddito di cittadinanza, continuano ad esserci molti truffatori. Persone che percepiscono un sussidio che non gli spetterebbe. Non solo, la riforma grillina non è servita a dare lavoro a chi non ce l’aveva (lo affermano i dati dell’Inps).

Poi è esploso l’ultimo fenomeno: il vantarsi, con ironia o convinzione, di spendere i soldi del reddito di cittadinanza per fare shopping o andare in vacanza. Il tutto ben immortalato con dei video pubblicati sui social.

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Tali tendenze, considerati i miliardi che il sussidio costa allo Stato (poco concreto nei controlli), stanno spingendo alcuni partiti politici nel chiedere la riforma o addirittura l’abolizione del reddito di cittadinanza. Se questo dovesse accadere, chi non riceverà più i soldi, sa già con chi dovrà prendersela.

Niente reddito di cittadinanza