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Caos nel carcere di Benevento ma nessuna rivolta: “Detenuti in protesta per la mancanza di acqua”

Una protesta che ha avuto inizio dopo pranzo e in seguito al fallimento delle ‘trattative’ tra i detenuti e l’amministrazione penitenziaria. Tra le mura del carcere di Benevento, lo scorso 20 dicembre, non c’è stata nessuna rivolta ma una contestazione da parte dei reclusi. Questi ultimi si sono barricati nelle proprie celle del reparto della Quarta sezione sita al quarto piano della struttura.

I fatti

I detenuti hanno protestato perché in quell’area del penitenziario non arriva l’acqua o capita spesso che non ci sia quella calda – ha spiegato il Garante per i diritti dei detenuti della Regione Campania Samuele CiambrielloInoltre non funzionavano i temporizzatori che fungono da asciugacapelli. Ad essersi mobilitati sono stati 15 detenuti su 35 presenti in quella sezione. Molti di loro non hanno avuto risposta alla richiesta di trasferimento, per altri – invece – l’esito è stato negativo“.

Trattativa e protesta

I detenuti della Quarta sezione sono sottoposti a un regime di reclusione ordinaria. I carcerati trascorrono otto ore fuori dalle celle e alcuni di essi sono messi in prova. La situazione della casa circondariale ‘Capodimonte’ di Benevento è abbastanza delicata e il penitenziario è finito altre volte al centro delle cronache. Una delle problematiche è rappresentata dall’ingresso illegale di droga e cellulari.

Il ‘filo diretto’

In questo contesto sono giustificati maggiori controlli e perquisizioni – ha dichiarato CiambrielloMa l’attività di controllo dipende dall’amministrazione del carcere e dalle risorse che ha a disposizione. Dobbiamo considerare che l’età media degli agenti penitenziari in servizio a Benevento è la più anziana di tutto il Sud. In ogni caso alle 18.29 la situazione era rientrata. Ho mantenuto un filo diretto con il Direttore del penitenziario che mi ha rassicurato di come le cose fossero tornate alla normalità. Non è stato necessario chiamare alcun rinforzo“.