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Omicidio Francesco Pio, parla il killer: “Mi dispiace, non sono stato io. Le scarpe firmate?” Il mistero dopo gli spari a Mergellina

Parla Francesco Pio Valda, il 20enne accusato dell’omicidio di Francesco Pio Maimone, il18enne ucciso la scorsa domenica sera a Mergellina, fuori agli chalet. A mettere fine alla vita del giovanissimo, vittima innocente che lo scorso sabato è stata salutata per l’ultima volta da migliaia di persone a Pianura, una lite per un paio di scarpe. Di quelle scarpe però, al momento, non ci sono tracce.

Come riporta il Mattino, il killer presunto le avrebbe fatte sparire, così come anche la pistola usata per sparare. Sarebbe questo l’indizio che porterebbe ad avere la certezza del fatto che il ragazzo sapesse a cosa andava incontro, senza alcun problema. Per questo avrebbe nascosto le scarpe, certo che la polizia le avrebbe cercate come movente della rissa. Quella rissa che ha scatenato gli spari e la morte dell’inconsapevole Francesco Pio, che con quelle persone concentrava nulla.

L’inchiesta, condotta dai pm Antonella Fratello e Claudio Onorati, ha portato all’arresto di Valda. Difeso dal penalista Antonio Iavarone si è avvalso della facoltà di non rispondere. Al garante dei detenuti, Samuele Ciambriello, lo scorso sabato ha raccontato: “Mi chiamo Francesco Pio perché sono vivo per miracolo. Mia madre fece un voto a Padre Pio, perché venne gravemente ferita da mio padre mentre era incinta. Mi dispiace per la morte di quel ragazzo, ma io sono innocente, perché avevo una pistola a salve, qualcun altro ha sparato colpi veri, non io. Ho fornito le indicazioni per ritrovare l’arma che usavo”. Un racconto però che non ha trovato riscontri in quanto la polizia non ha rinvenuto nessuna 38 special e nessun testimone ha raccontato di aver visto un’altra pistola.