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Agostino ucciso per aver difeso una ragazza: il messaggio della fidanzata

Di Fiore avrebbe difeso una giovane maltrattata dalla comitiva della quale facevano parte i due presunti responsabili del delitto

Non solo il fermo di due giovanissimi, accusati di essere i presunti responsabili dell’omicidio di Agostino Di Fiore il 27enne ucciso all’alba di lunedì in via Coroglio. Dalle indagini portate avanti dagli inquirenti, sembrerebbe che il motivo per il quale Agostino è stato aggredito e poi ucciso sarebbe diverso da quello fino ad ora affermato.

Infatti, da una precedente versione dei fatti, il 27enne avrebbe rivolto all’interno di una discoteca di Bagnoli uno sguardo di troppo ad una ragazza amica dei giovani che lo avrebbero poi ucciso. Il gesto avrebbe fatto arrabbiare i presunti assassini di Di Fiore. Invece, secondo quanto riportato da La StampaAgostino questa ragazza l’avrebbe difesa dai maltrattamenti della comitiva di cui avrebbero fatto parte i due presunti assassini.

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Per questo Francesco Esposito, 19 anni, in compagnia di un minorenne legato al clan Elia del Palonetto di Santa Lucia, avrebbe atteso che Agostino uscisse dal locale. Una volta fuori entrambi l’hanno aggredito, il 27enne è salito a bordo della sua auto ed ha provato a scappare tentando di investire i due giovani aggressori. Ma una manovra azzardata l’ha fatto sbandare e andare a sbattere contro un muro.

A quel punto Esposito avrebbe impugnato la pistola e dopo essersi avvicinato a Di Fiore gli ha sparato contro almeno tre colpi d’arma da fuoco uccidendolo all’istante. Pi la fuga, ma l’intervento di due agenti di Polizia fuori dal servizio ma che si trovavano in zona, ha permesso ai carabinieri di individuarlo e fermarlo. Il 19enne aveva ancora con se l’arma utilizzata probabilmente per uccidere Agostino.

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La polizia ha poi fermato il minorenne legato da un grado di parentela ad esponenti del noto clan Elia egemone al Palonetto di Santa Lucia. Fondamentali per le indagini sono state le testimonianze raccolte dalle forze dell’ordine all’interno della discoteca e la visione dei filmati ripresi dalle telecamere di sorveglianza poste all’interno del locale.

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La vicenda ha scatenato anche le polemiche del comitato civico che riunisce i residenti del quartiere contrariati per la movida selvaggia che ogni fine settimana è protagonista nella zona. Molti cittadini avrebbero lamentato anche il ritardo con cui sarebbero intervenuti i militari della compagnia di Bagnoli ai quali poi è stata affidata l’indagine.

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Intanto la fidanzate di Agostino ha pubblicato un messaggio diretto al 27enne: “Resterai sempre nel mio cuore. Hai lasciato un vuoto dentro di me“. La morte di Di Fiore non ha sconvolto soltanto i suoi conoscenti e familiari ma l’intera comunità di Scampia, quartiere di origine del 27enne. Agostino gestiva un locale per feste ed eventi e nonostante alcuni precedenti per truffa, riciclaggio e reati contro il patrimonio, è ricordato come un ragazzo per bene e tranquillo.

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