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Nino D’Angelo, la confessione amara: “Schiavo di questa malattia, una batosta che mi ha fatto aprire gli occhi”

Nino D'Angelo ha poi aggiunto di essere stato schiavo della depressione

Uno dei temi più discussi in questi giorni è quello della depressione, una malattia, spesso sottovalutata, che colpisce tantissime persone.

Nino D’Angelo, la confessione amara sulla depressione

Sul tema ha voluto dire la sua anche il maestro Nino D’Angelo. L’artista napoletano ha pubblicato un post sui suoi canali social – tratto dal suo libro ‘Il poeta che non sa parlare‘ – parlando della sua esperienza personale con la depressione: “Il vuoto che aveva lasciato la morte dei miei genitori inghiottiva il mio vivere e così ho conosciuto la depressione“.

Nino D’Angelo ha poi aggiunto di essere stato addirittura schiavo della depressione:Sì anche io sono stato schiavo di questa malattia che prende il tuo umore e lo butta giù nel profondo più oscuro dove abita la paura, e impari a conoscerla e a conviverci ogni momento, quando lei vuole, perché tu vuoi e non sai perché sei lì, fuori dalla gioia, senza interesse per niente“.

Dopo un lungo e oscuro tunnel, la rinascita del mitico artista partenopeo: “Per tre anni l’ho combattuta e quando ne sono uscito mi sembrava di essere rinato. Quella batosta mi aveva fatto aprire gli occhi davanti a tutte le cose belle che mi circondavano e a cui io non facevo più caso, come il vedere crescere i miei figli, accorgermi che ormai Toni andava alle feste da solo e indossava i miei vestiti, andare a vedere il mio campioncino Vincenzo giocare a pallone nel campetto della scuola, oppure riscoprire il piacere di uscire la sera con Annamaria e farle la corte al tavolo di un ristorante come avevo fatto sempre. Ero ritornato me stesso, avevo ritrovato la forza di riprendermi la mia vita“.

IL POST SUI SOCIAL

Nino D'angelo e la depressione