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Attentato a Sorbillo, il video dell’esplosione e la guerra infinita tra l’Alleanza e i Mazzarella

Un giovane solitario, incappucciato e con il volto coperto da passamontagna quello che ha piazzato la bomba all’esterno dell’ingresso della pizzeria Sorbillo di via dei Tribunali, prima di scappare velocemente in direzione piazza Bellini, infilandosi in una delle traversine presenti lungo la strada dove, probabilmente, c’era un complice ad attenderlo.

Il video diffuso dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli – “amico di vecchia data di Gino Sorbillo e della famiglia” – è al vaglio degli uomini della Squadra Mobile di Napoli diretti dal primo dirigente Luigi Rinella. Due le ipotesi principalmente battute dagli investigatori. La prima sarebbe quella riconducibile al racket che già da inizio anno ha visto diversi commercianti ricevere messaggi intimidatori dai clan presenti nella zona. In questa direzione l’attentato a Sorbillo ha un significato simbolico: “colpire uno per educarne centro“. Un avvertimento non tanto contro il proprietario di uno dei brand più noti al mondo ma un messaggio diretto a tutte le attività commerciali della zona da parte di una camorra che si “accontenta” anche di poche centinaia di euro al mese.

La seconda pista seguita dai poliziotti porterebbe invece all’azione commessa da un clan rivale, che avrebbe agito in una zona non di sua competenza, nella speranza di far accendere i riflettori delle forze dell’ordine  con controlli, perquisizioni e presenza fissa sul territorio, limitando in questo modo gli affari illeciti dei nemici. Colpire Sorbillo, brand noto anche per le sue battaglia di legalità insieme al consigliere Borrelli, sarebbe stato un modo per dare ancor più clamore al raid intimidatorio.

In attesa che le indagini facciano luce sull’accaduto, occorre ricordare che la zona dei Decumani è da tempo controllata dal clan Sibillo, quello della “paranza dei bimbi” e dei fratelli Emanuele e Lino, il primo morto ammazzato nel luglio del 2015, il secondo arrestato nel novembre dello stesso anno. Gruppo che insieme ai Rinaldi, e con il supporto della potente e storica Alleanza di Secondigliano (Contini-Mallardo-Licciardi), è da anni in guerra con il clan Mazzarella, cosca altrettanto storica che, nonostante le defezioni subite negli ultimi mesi, resta sempre presente sul territorio potendo contare su appoggi di clan minori come emerso nelle indagini degli ultimi anni.

Clan Sibillo che può contare da diversi mesi sul ritorno di Vincenzo Sibillo, papà di Emanuele e Pasquale, scarcerato nel maggio scorso dopo essere stato assolto dai giudici della Seconda Corte di Appello di Napoli dall’accusa di traffico di droga, incassando una condanna a tre anni e quattro mesi. Il suo ritorno nella zona dei Decumani non passò inosservato e venne accolto da fuochi pirotecnici.

 

“Dal video delle telecamere si capisce chiaramente – spiega il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che ha incontrato il Questore di Napoli per chiedere massima celerità e attenzione nelle indagini – l’intento criminale di chi ha posizionato l’ordigno fuori la pizzeria di Sorbillo ai Tribunali. Nessun errore, nessuna scusa come alcuni soggetti cercavano di far circolare come notizia dopo il tragico evento. Adesso è tempo di trovare i responsabili di questa azione criminale e assicurarli alle patrie galere. Chiediamo la collaborazione di tutta la cittadinanza perchè bisognasubito respingere questo attacco che appare come una vera sfida allo stato e alla Napoli migliore, produttiva e impegnata. Chiediamo a Gino di riprire al più presto la pizzeria per dare un segnale fortissimo di reazione”.

Oggi le associazioni dei pizzaioli napoletani alle 16 manifesteranno la solidarietà a Sorbilo fuori la pizzeria alle 16 in contemporanea alla giornata mondiale del pizzaiolo.

Sabato Gino Sorbillo con Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli saranno prima ad Afragola per la manifestazione contro le bombe che hanno colpito diversi commercianti e poi alle 11 al corteo ai Tribunali che partirà proprio dalla pizzeria di Sorbillo organizzato dalla Radiazza, dai comitati civici locali e dai Verdi per dire no a ogni forma di violenza, camorra e delinquenza.