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Non solo Sorbillo, a Forcella l’iniziativa anti-camorra “una pizza da Mario”

All’inizio dell’anno Mario Granieri, titolare della pizzeria Terra Mia nel centro storico di Napoli, ha ricevuto un messaggio intimidatorio da parte della camorra: quattro colpi di pistola sparati contro la porta del locale. Il gesto non è purtroppo un episodio isolato, un “messaggio” simile era stato recapitato qualche giorno prima al market gestito da Biagio D’Antonio a Forcella, mentre nelle scorse ore ha fatto scalpore la bomba esplosa all’ingresso della storica pizzeria Sorbillo, nei Decumani.

Per sostenere il pizzaiolo Granieri e mandare un messaggio di legalità e solidarietà in un territorio difficile, interessato da sempre dalle attività della criminalità organizzata, la II Municipalità di Napoli ha lanciato l’iniziativa “Una pizza da Mario”, che si terrà questa sera, giovedì 17 gennaio, alle 0re 20.30 presso la pizzeria Terra Mia, situata in via Carminiello ai Mannesi 19 (traversa di via Duomo). All’evento parteciperanno il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, l’assessore ai giovani Alessandra Clemente e il presidente della II Municipalità Francesco Chirico.

Granieri ha ammesso che dopo il raid le cose sono peggiorate: “I clienti hanno paura anche di ordinare qualcosa a casa. Io ho una moglie e due figlie di dieci e quattro anni. Se questi sono i risultati nonostante la mia denuncia alla polizia, lascerò la mia città e andrò all’estero per aprire un ristorante”.

La solidarietà nei confronti delle vittime dei gesti intimidatori della criminalità organizzata ha spinto la comunità e le istituzioni a mobilitarsi allo scopo di sostenere Mario Granieri e Biagio D’Antonio e far sentire la propria voce. “A volte la vita ti spinge a compiere scelte nette” spiega Luigi Carbone, assessore al commercio della II Municipalità e promotore dell’iniziativa, “chi resta dietro vuole che tutto rimanga com’è. Chi rimane fermo, al centro, rischia solo di cadere sotto quei proiettili. Noi vogliamo stare di fianco per poter guardare avanti, insieme”. Carbone poi rivolge i suoi pensieri alle vittime dei gesti intimidatori della criminalità organizzata. “Non dobbiamo fa sentire soli. Dobbiamo essere in tanti contro la paura e l’omertà”.