Voce di Napoli | Navigazione

Antonio Pascuzzo, dopo l’omicidio il killer l’ha colpito anche al volto

Il 18enne è stato ammazzato il giorno stesso in cui è scomparso. L'assassino, anche lui 18enne, l'ha accoltellato per motivi legati allo spaccio

Quando è stato trovato il cadavere di Antonio Pascuzzo la prima cosa che ha colpito i tecnici della scientifica è stato un grande ematoma sul volto del giovane. I primi risultati delle analisi dei medici hanno confermato che il 18enne ha ricevuto, oltre alle coltellate, un calcio in volto. L’assassino l’ha colpito mentre il povero ragazzo era a terra senza vita e in una pozza di sangue.

Le ipotesi dei dottori che hanno proceduto all’esame autoptico sono state confermate dalla confessione dell’assassino Karol Lapenta anche lui 18enne che ha ucciso Pascuzzo per motivi legati allo spaccio di droga. “L’ho ucciso per la marijuana“, ha dichiarato il killer alle forze dell’ordine e all’autorità giudiziaria.

L’autopsia, inoltre, ha stabilito che il delitto del giovane è stato consumato il giorno stesso della sua scomparsa, cioè lo scorso 6 aprile. Dopo averlo accoltellato per ben sei volte al torace, Lapenta ha trascinato il cadavere di Pascuzzo fino alla scarpata dove poi la salma è stata ritrovata. Da li, l’assassino, ha gettato il corpo nel fiume che costeggia il centro sportivo di Buanbitacolo (località cilentana in provincia di Salerno e sita nel Vallo di Diano).

Il triste ritrovamento è stato fatto dalla Protezione civile. In un primo momento gli inquirenti stavano seguendo la pista del suicidio, considerati alcuni messaggi che Pascuzzo aveva pubblicato sui suoi canali social prima di sparire. Poi, un piccolo precedente per spaccio del giovane, ha dirottato gli investigatori sulla strada giusta.

Antonio Pascuzzo, dopo l'omicidio il killer l'ha colpito anche al volto
Antonio Pascuzzo e il giovane assassino Karol Lapenta