Voce di Napoli | Navigazione

Maria morta a 22 anni, l’ira del fratello Antonio: “Ciro vattene o ti taglio la testa”

La violenza nei confronti di Maria Paola Gaglione e il suo compagno Ciro Migliore (all’anagrafe Cira) ha avuto dei gravi precedenti. Secondo quanto riportato da Il Mattino, è stato proprio Ciro a raccontare un episodio.

Michele Antonio Gaglione si recò a casa di Ciro Migliore il 13 luglio scorso per intimargli di lasciare la sorella. Fu un momento segnato dalle minacce e dalla paura. “Il fratello di Maria Paola, la ragazza che amavo, venne da me, a casa mia, dicendomi che se non avessi lasciato Maria Paola mi avrebbe tagliato la testa, mi avrebbe ammazzato. Non denunciai per paura“.

Intanto prosegue l’attività inquirente sul caso. Antonio Gaglione, difeso dagli avvocati Giovanni Chianelli e Domenico Paolella, ha dichiarato: “Maria Paola era dieci anni più giovane di me, è stata quasi come una figlia. Speravo che potesse avere la gioia di una famiglia, non condividevo la sua scelta, ma non volevo ucciderla“.

Ha scritto negli atti il Gip del Tribunale di Napoli: “La caduta del motociclo non è stata casualmente dovuta ad una perdita di controllo nella guida da parte della stessa bensì dalla condotta pericolosa del Gaglione che ripetutamente affiancava il predetto motociclo cercando di speronarlo e tagliargli la strada. Aver colpito con schiaffi ed un calcio Ciro subito dopo la rovinosa caduta del motociclo è espressione della furia che lo pervadeva e che lo animava contro quest’ultimo“.

Maria morta a 22 anni, l'ira del fratello Antonio: "Ciro vattene o ti taglio la testa"