Voce di Napoli | Navigazione

Fiori e messaggi degli amici per Maya, investita e morta a 15 anni. La madre del 21enne alla guida: “Non giudicate mio figlio”

Gli amici di Maya, la 15enne travolta e uccisa mentre attraversava la strada in piazza Carlo III a Napoli portano fiori, pupazzi e messaggi sul luogo del tragico incidente. Poca voglia di parlare e tanta commozione. “Maya ti amo” e “Maya vivrai sempre nei nostri cuori” i messaggi lasciati in ricordo della loro amica. L’amica con cui si trovava, una 14enne, ha riportato una frattura alla gamba. Il 21enne alla guida dell’auto è indagato per omicidio stradale.

LEGGI ANCHE – La vittima: chi era Maya Gargiulo

La madre del 21enne –

Siamo distrutti psicologicamente il mio dolore è per la mamma della bambina, a quelle età sono delle bambine. Da mamma vorrei essere morta al posto suo. Mio figlio non le ha viste, ma sono sicura che non correva. Le telecamere diranno la verità. Non sappiamo nulla sul perché sia avvenuta questa tragedia, siamo devastati. Mio figlio si sente in colpa ed è disperato per la morte di quella creatura, ma ancora non è chiara la dinamica. Dice di non averle viste, così come la sua fidanzata, che era in auto con lui, la ragazza ferita le ha detto da vicino ‘una macchina ci ha tagliato la strada e poi voi ci avete investito, buttato per aria’. Forse le ragazze avevano affrettato il passo per superare quell’altra auto, forse avevano compiuto un attraversamento azzardato e mio figlio se le è trovate davanti. Era circa mezzanotte. Prima Emanuele mi aveva accompagnato a prendere una pizza al Vomero e sono tornata a casa dopo le 23. Poi Emanuele aveva deciso di uscire con la fidanzata per andare a prendere una granita a porta Capuana, intorno a mezzanotte, ed è accaduta questa tragedia, una di quelle che ti cambia la vita“, ha detto la mamma del giovane Immacolata.

LEGGI ANCHE – Il retroscena: i semafori erano spenti

Che ha poi continuato: “Sono una ragazza-madre ma l’ho cresciuto bene mio figlio. Non è uno sconsiderato, uno che corre con l’auto. Ora è come se fosse morto dentro. Stava cercando un’occupazione, oggi (ieri per chi legge, ndr) avrebbe dovuto sostenere un colloquio di lavoro, ma adesso cambierà tutto. Le telecamere in piazza hanno sicuramente ripreso tutto quello che è accaduto. E poi c’è la scatola nera dell’auto che registra ogni cosa. Mio figlio è prudente, sta attento, stava percorrendo la corsia di sorpasso e non le ha viste. Ma qui nessuno vuole tirarsi indietro. Se Emanuele è colpevole pagherà, si farà carico di tutte le sue responsabilità, ma nessuno può permettersi di giudicarlo colpevole a priori senza aver accertato quanto avvenuto. Lui non ha un padre, ma è una persona onesta che si sente distrutta perché non si sa spiegare perché è avvenuta questa tragedia“.

LEGGI ANCHE – La passione di Maya per il calcio

Fiori e messaggi degli amici per Maya, investita e morta a 15 anni. La madre del 21enne alla guida: "Non giudicate mio figlio"