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Cosa ha fatto Viviana Parisi dopo l’incidente: “C’è un buco di 20 minuti, potrebbero essere morti”

Il caso della scomparsa di Viviana Parisi, la dj e vocalista scomparsa con il figlio Gioiele sull’autostrada vicino alla cittadina di Caronia, è “uno dei casi più difficili che mi sia trovato ad affrontare”. Lo afferma intervistato su La Stampa, Angelo Cavallo, procuratore capo di Patti impegnato nelle indagini.

Cosa ha fatto Viviana Parisi dopo l’incidente: c’è un buco di 20 minuti

Il procuratore in merito alla segnalazione di chi racconta di avere visto una donna e un bambino che oltrepassavano un guard rail afferma: “Questa testimonianza – preziosissima – arriva a noi soltanto ‘de relato’, riferita da terzi. Faccio appello a questi testimoni, ovunque siano, perché si facciano vivi, basta che vadano in qualsiasi ufficio delle forze dell’ordine, in qualsiasi parte d’Italia” Cavallo individua inoltre dall’analisi degli scontrini del pedaggio “che ci sono venti minuti di buco tra il momento in cui è uscita e il momento in cui è rientrata. Dal suo paese, Venetico, ha raggiunto Milazzo. Qui, anziché fermarsi come aveva detto al marito, ha imboccato l’autostrada in direzione Palermo ed è uscita allo svincolo di Sant’ Agata, senza pagare il pedaggio. A Sant’ Agata non sappiamo cos’ abbia fatto per venti minuti, poi si è rimessa in marcia fino al punto in cui è accaduto l’incidente in autostrada”.

Nessuna pista esclusa da gesto estremo ad allontanamento volontario ma sulla figura femminile intravista dai testimoni diretti dopo l’incidente il procuratore commenta: “Sono possibili entrambe le ipotesi. Come è possibile che siano morti, e non siamo ancora riusciti a ritrovarli. Ma per quanto e come li stiamo cercando, è un’ipotesi che ha l’1 per cento di probabilità. Io mi auguro che chiami, e che dica che stanno bene”.

 Cosa ha fatto Viviana Parisi dopo l'incidente: "C'è un buco di 20 minuti, potrebbero essere morti"