Più che un’operazione ad alto impatto era un vero e proprio blitz con un obiettivo preciso: chiudere una piazza di spaccio allestita in un casetta abusiva, costruita sul tetto di un edificio di viale Traiano, nell’omonimo Rione Traiano, parte del quartiere di Soccavo, diventato negli ultimi anni il centro dello spaccio nella città di Napoli dopo la chiusura delle principali “basi” a Scampia.
Gli agenti della Squadra Mobile partenopea, con l’ausilio del Commissariato San Paolo, del Reparto Prevenzione Crimine Campania e delle unità cinofile antidroga, hanno messo sotto assedio gli appartamenti di un intero stabile, monitorato dall’alto da un elicottero del reparto Volo. Un’operazione simile a quella avvenuta nell’ottobre del 2017 ma, così come allora, gli agenti non hanno rinvenuto droga (e cocaina in particolare) “grazie” al sistema di telecamere presenti che ha consentito ai pusher di ripulire il piccolo edificio e nascondere (o gettare nel water) la quantità di stupefacente.
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Un’operazione che conferma come negli ultimi tempi, soprattutto dopo il blitz del 31 gennaio 2017 contro le famiglie del Rione coordinate dal cartello Puccinelli-Petrone e da quello dei Cutolo, l’attività di spaccio non si concentra solo nei “famosi” scantinati e bunker presenti a bordo strada, bensì anche ai piani alti per rendere ancor più difficoltoso il lavoro di contrasto delle forze dell’ordine.
Per entrare nel palazzo infatti gli agenti hanno dovuto rimuovere, con l’ausilio dei Vigili del Fuoco, diversi cancelli in ferro e porte blindate presenti al piano terra, tutte monitorate da singole telecamere, presenti anche ai piani superiori. Una volta sul lastrico solare, poliziotti e pompieri hanno abbattuto l’ultima porta blindata che dava l’accesso al manufatto abusivo realizzato con materiale coibentato, e munito di infissi in ferro rinforzato, tutti con passante di sicurezza interno ed esterno.
Nel piccolo edificio, attrezzato per lo spaccio, i poliziotti hanno scoperto una vera e propria sala di regia per il monitoraggio della zona. Una sala dotata di uno maxischermo dal quale veniva controllato l’intero edificio sia all’interno e all’esterno.
Gli agenti hanno perquisito tutti gli appartamenti dello stabile, controllando le persone presenti all’interno dello stesso. Sequestrate le telecamere che consentivano di controllare la zona da lontano e di verificare l’accesso allo stabile 24 ore al giorno. Denunciato per resistenza a pubblico ufficiale un soggetto, che per eludere il controllo cercava di fuggire a bordo del suo scooter.