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Napoli, blitz contro i padroni della droga: Rione Traiano liberato [VIDEO]

Con il passare degli anni è diventata la piazza di spaccio numero uno nella città di Napoli dopo le operazioni effettuate a Scampia. Cocaina, crack, hashish, marijuana (e in particolare amnesia) e altro ancora disponibili 24 ore su 24 nel Rione Traiano, zona del quartiere di Soccavo, alla periferia occidentale di Napoli. Una posizione quasi strategica, ben collegata anche con le uscite della tangenziale, tali da favorire il continuo afflusso dei tanti clienti bisognosi di droga.

Un vero e proprio market della droga, dotato di oltre 11 piazze di spaccio, colpito da una vasta operazione dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Napoli e della Compagnia di Bagnoli. Il maxi blitz è scattato alle tre della scorsa notte e ha visto i militari eseguire ordinanze cautelari, emesse dal gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea coordinata dal procuratore Giovanni Colangelo e dal vice Filippo Beatrice, nei confronti di ben 96 persone (73 in carcere e 15 ai domiciliari, altre otto – sei in carcere e due ai domiciliari – sono ancora ricercate) tutte riconducibili al clan Puccinelli, ritenute responsabili dei reati di associazione finalizzata al traffico e alla cessione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.

LE STRADE DELLO SPACCIO E LE FAMIGLIE – Nel Rione Traiano il mercato della droga è gestito da diverse famiglie chiamate a versare una quota mensile di 12mila euro al clan principale, i Puccinelli, il cui Salvatore Puccinelli alias “Straccetta”, è stato arrestato nel 2011 a Montesilvano, vicino Pescara, dove, nonostante l’obbligo di dimora, aveva messo in piedi un traffico di stupefacenti che in poco tempo aveva conquistato le coste abruzzesi. Sono almeno undici le piazze di spaccio accertate nel Rione Traiano tutte concentrate tra via Tertulliano, via Orazio Coclite, via Romolo e Remo e via Catone. Piazze di spaccio indicate spesso con il numero civico della zona o dello stabile preciso (‘famosa’ ad esempio la ’44’) e gestite da interi nuclei familiari come i Petrone, Ivone, Tranchese, Pisa, Equabile, Legnante, Quaranta, tutte operanti sotto il controllo dei due clan principali: i Puccinelli e i Cutolo, quest’ultimi colpiti da un’operazione della Squadra Mobile di Napoli nei giorni scorsi in merito ai reati di tentata estorsione e porto abuso d’arma da fuoco.

VENDITA NO STOP – Nel market degli stupefacenti si trova di tutto e a qualsiasi ora. “Una volta – racconta un ragazzo che lavorava per una associazione di Erasmus a Napoli – stavamo tornando con un bus di stranieri da una nota discoteca di Bagnoli. Erano le cinque del mattino e noi eravamo diretti al centro, in piazza Monteoliveto, quando due ragazzi del centro storico, che si erano aggregati alla comitiva, mi chiesero di fermarli prima dell’imbocco della galleria che da Fuorigrotta porta a Mergellina. Alla richiesta di spiegazioni – spiega – mi risposero che dovevano “salire un attimo al Rione per comprare qualche dose di crack”.

RUOLO DELLE DONNE – Delle 88 misure cautelari eseguite questa mattina (su 101 richieste dalla Dda di Napoli), dodici riguardano soggetti femminili. Anche in questa indagini, così come è emerso in altri quartieri di Napoli, fondamentale nella gestione degli affari illeciti risulta il ruolo delle donne, che spesso prendono il posto dei mariti detenuti.

LA GERARCHIA DELLO SPACCIO – Nel mercato dello spaccio h24, ogni figura a un suo ruolo preciso. Dai capi piazza ai cassieri (addetti alla custodia dei proventi della vendita della droga), passando per i custodi (quelli che si occupano dei nascondigli o dei depositi dello stupefacente) e le vedette (i cosiddetti “pali”, posizionati sui balconi e sui tetti, oltre che in strada a bordo di scooter sulle principali vie di accesso al Rione Traiano con il preciso compito di identificare e dare informazioni utili ai clienti oltre ad allertare i fedeli compari sul possibile arrivo delle forze dell’ordine). Poi ci sono le figure degli “spacciatori turnisti”, addetti al confezionamento e alla vendita materiale della droga, suddivisi in squadre che ricoprono turni dalle 10 alle 12 ore giornaliere ed operanti in veri e proprio bunker spesso attrezzati nei numerosi scantinati presenti nel Rione Traiano. Bunker videosorvegliati e con porte blindate realizzati abusivamente nei sottoscala dei palazzi. Infine il clan metteva a disposizioni dei clienti più meritevoli dei veri e propri ‘pusher mobili’ che consegnavano la droga a domicilio.

SEQUESTRO DROGA E BENI – Durante l’operazione i militari hanno proceduto all’arresto di 25 corrieri-pusher, oltre al sequestro di 3 chili di droga e della somma complessiva di 135mila euro, quale provento dell’attività illecita. Sequestrate anche armi e munizioni di vario calibro. Sigilli anche a 11 immobili, ubicati in diversi sottoscala nel Rione Traiano, occupati abusivamente e trasformati in piccoli bunker. “Un’operazione – spiega Filippo Beatrice, a capo del pool antimafia – che sottolinea ancora una volta la piena sintonia che c’è tra le forze di polizia e noi. Sintonia che qualche tempo fa non esisteva. Il merito, consentitemelo, è di questa Procura che sta facendo un ottimo lavoro di dialogo tra le varie parti chiamate in causa”.

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“ORA TAVOLO SICUREZZA” – La IX’ Municipalità Pianura-Soccavo, il Centro Commerciale Epomeo e l’Associazione Antiracket di Pianura, esprimono il più vivo ringraziamento alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura per l’importante operazione di contrasto alle organizzazioni criminali effettuata nelle ultime ore sul territorio municipale, primo atto efficace per la riappropriazione del territorio da parte delle Istituzioni e dei singoli cittadini. Nella stessa ottica, al fine di garantire la costante presenza dello Stato in un luogo divenuto teatro negli ultimi tempi di incresciosi episodi criminali, dando il benvenuto al nuovo Prefetto, dott.ssa Pagano, si chiede alla stessa la convocazione di un Tavolo sulla Sicurezza, ove concordare le più opportune azioni volte a rendere efficace siffatto rapporto collaborativo tra Istituzioni e cittadini, allo scopo comune di contrastare il dilagare dei fenomeni di illegalità nell’ambito della Municipalità.

Tutti i nomi dei destinatari delle misure cautelari

In carcere:

Petrone Francesco, del 1976
Lazzaro Giuseppe, del 1986
Cozzolino Gennaro, del 1990
Puccinelli Ciro, del 1989
Puccinelli Francesco, del 1983
Ivone Luciano, del 1958
Ivone Maria, del 1969
Ivone Raffaele, del 1987
Iacovelli Fabio, del 1976
Tranchese Raffaele, del 1992
Chiaro Paolo, del 1981
Cipollari Ciro, del 1974
Filardi Andrea, del 1980
La Rocca Marco, del 1986
Lazzaro Salvatore, del 1993
Matacena Vincenzo, del 1985
Mosca Danilo, del 1992
Nocera Daniele, del 1988
Tranchese Salvatore, del 1964
Tarantino Gennaro, del 1995
De Vito Melania, del 1982
Duro Anna, del 1980
Esposito Aniello, del 1973
Esposito Antonietta, del 1974
Esposito Giovanni, del 1979
Russo Orsola, del 1955
Salemme Martina, del 1988
Tranchese Gennaro, del 1962
Pisa Francesco, del 1976
Pisa Rosa, del 1962
Pisa Luigi, del 1960
Tranchese Carlo, del 1990
Tranchese Maria, del 1993
Caruso Salvatore, del 1995
Molino Pasqualina, del 1989
Avolio Cosimo, del 1984
D’Anna Assunta, del 1967
Equabile Arturo, del 1990
Equabile Domenico, del 1971
Ivone Giuseppe, del 1964
Legnante Giuseppe, del 1961
Legnante Maurizio, del 1982
Mentone Immacolata, del 1987
Perrella Giovanni, del 1992
Quaranta Pasquale, del 1965
Saccoia Francesco, del 1983
Basile Luigi, del 1978
Bruno Alfonso, del 1990
Bruno Fabio, del 1995
Bugli Simone, del 1994
De Rosa Michele, del 1989
D’Anna Alfonso, del 1980
D’Anna Vincenzo, del 1981
Di Napoli Domenico, del 1994
Equabile Giovanni, del 1997
Equabile Paolo, del 1995
Landri Francesco, del 1981
Mazzi Tito Luigi, del 1972
Pone Matteo, del 1994
Ricciotti Pasquale, del 1968
Ivone Gaetano, del 1978
Carrano Luigi, del 1986
Caiano Umberto, del 1990
Saggiomo Giorgio, del 1978
Pignalosa Patrizia, del 1964
Arillo Francesco, del 1990
Delle Donne Luigi, del 1963
Gargiulo Luigi, del 1978
Monfrecola Vincenzo, del 1969
Musella Giosuè, del 1986
Salineri Gianluca, del 1971
Valenza Marco, del 1991
Carillo Rosario, del 1974

Agli arresti domiciliari:

Perrotti Pasquale, del 1990
Luongo Rachele, del 1987
Carillo Daniele, del 1977
Bruno Luca, del 1986
De Waure Giuseppe, del 1984
Fiume Carlo, del 1988
Iodice Pietro, del 1988
Ivone Vincenzo, del 1996
Molino Martina, del 1993
Perrella Giovanni, del 1992
Perrella Ivan, del 1996
Pisa Gianluca, del 1989
Portomeo Luca, del 1981
Velotti Ciro, del 1993
Russo Maria, del 1975