Il 18enne ucciso lo scorso 18 aprile per 50 grammi di marijuana. La vittima era scomparsa da 8 giorni
Ucciso a 18 anni da un suo amico e coetaneo per droga. E non stiamo parlando di quintali di sostanze stupefacenti che valgono milioni di euro ma di 50 grammi di marijuana. Per questo motivo Antonio Pascuzzi è stato ucciso con 6 coltellate al torace da Karol Lapenta, giovane di origine polacca ma adottato da una famiglia locale.
La tragedia è avvenuta lo scorso 14 aprile quando dopo 8 giorni dalla sua scomparsa, la Protezione civile ha trovato il corpo senza vita di Pascuzzi in un lago, in fondo ad una scarpata, nei pressi di un centro sportivo di Buonabitacolo paesino del Vallo di Diano nel Cilento, in provincia di Salerno.
Entrambi i ragazzi vivono li, o meglio Antonio ci viveva. Poche ore dopo la tragedia le forze dell’ordine hanno abbandonato la pista del suicidio e si sono concentrati sul piccolo precedente che il giovane aveva per droga. Seguendo questa pista si è concretizzata l’ipotesi che portava allo spaccio di droga come movente del delitto.
Così gli investigatori sono arrivati all’altro 18enne, Lapenta che ha poi confessato tutto agli inquirenti dopo ore di interrogatorio. Karol ha ucciso altrove Pascuzzi, per poi trascinare il cadavere sul luogo dove è stato trovato. Il racconto reso alle forze dell’ordine e all’autorità giudiziaria è agghiacciante:
“Avevo appuntamento con Perù (il soprannome di Pascuzzi ndr), doveva darmi 50 grammi di marijuana per 500 euro. Io ero andato già armato con l’intenzione di prendere la droga senza pagare. Avevo con me un coltello da cucina che non ho esitato ad usare. L’ho colpito al petto e mentre era a terra con dei calci al volto. Lui mi aveva anche implorato ‘lasciami per favore’ ma io dopo averlo ucciso l’ho trascinato via e gettato giù per la scarpata. Poi ho ripreso il coltello e sono andato via in bici per raggiungere dei miei amici. Sono tornato sul luogo del delitto il giorno del ritrovamento per verificare che il cadavere fosse ancora li. Non so perché l’ho fatto“.
Adesso Lapenta, come riportato da Il Mattino, è detenuto presso il carcere di Potenza. È in attesa della perizia psichiatrica, nel frattempo è accusato di omicidio premeditato per motivi abietti e commesso con crudeltà, occultamento di cadavere e rapina.