La svolta sull'agguato avvenuto 3 anni fa. Gli inquirenti sono risaliti ai presunti responsabili grazie alle dichiarazioni dei pentiti
Aveva messo in discussione l’autorità della famiglia Lo Russo alleandosi con il gruppo capeggiato da Salvatore Scognamiglio, avversario di Antonio Lo Russo (reggente momentaneo dell’omonimo sodalizio la cui leadership era stata messa in discussione dopo il pentimento del padre Salvatore). Per questo motivo il boss Carlo Lo Russo, zio di Antonio, appena scarcerato ne decretò la morte.
Raffaele Stravato è stato ucciso dai killer del clan Lo Russo a Marianella il 23 ottobre del 2015. Soltanto oggi la Squadra mobile di Napoli ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere autorizzata dal Gip (Giudice per le indagini preliminari) su richiesta della Dda (Direzione distrettuale antimafia), nei confronti di presunti responsabili.
Agli arresti sono finiti Luigi Cutarelli nato a Napoli il 5.5.1995, Ciro Perfetto nato a Napoli il 14.2.1996 e Vincenzo Carino nato a Napoli 24.2.1994. Tutti e tre sono stati accusati di omicidio, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo, delitti aggravati dall’associazione e metodo mafioso. Gli agenti non hanno potuto mettere le manette ai polsi dei presunti sicari in quanto sono tutti già detenuti.
La svolta per le indagini è avvenuta grazie alle dichiarazioni dell’ex boss Carlo Lo Russo e del suo braccio destro Mariano Torre. Entrambi si sono pentiti diventando collaboratori di giustizia. Il sodalizio dei Capitoni, un tempo egemone a Miano e in alcune zone limitrofe (area Nord di Napoli), è stato messo in ginocchio da diverse operazioni delle forze dell’ordine.