La donna è stata colpita da diversi proiettili esplosi dalla pistola d'ordinanza del marito. È uscita dal coma dopo l'intervento
Antonietta Gargiulo si è svegliata. Le condizioni della donna sono in lieve miglioramento. Ancora non è in grado di parlare o muoversi ma sta reagendo agli stimoli esterni. Una buona notizia che però è offuscata da quello che i parenti dovranno dirle prima o poi: il marito, Luigi Capasso, ha ucciso le loro due figlie Alessia e Martina.
La tragedia è scoppiata mercoledì scorso, in quella che sarà ricordata come la strage di Latina. Luigi Capasso, carabiniere originario di Secondigliano, ha atteso che la moglie uscisse di casa per andare a lavorare. Alla vista della donna le ha sparato almeno 3 colpi d’arma da fuoco colpendola al petto, al volto e all’addome. Poi è salito in casa, ha ucciso le figlie e si è barricato nell’appartamento. Al momento del blitz delle forze dell’ordine, Capasso, si è tolto la vita utilizzando sempre la propria pistola d’ordinanza.
Antonietta, ricoverata da quel giorno presso l’ospedale San Camillo di Roma, è stata operata. Un intervento chirurgico d’urgenza che ha provveduto ad estrarre un bossolo dalla mandibola. Poi i giorni di coma, con la prognosi ancora strettamente riservata. Fino ad oggi, con la buona notizia del risveglio della donna dallo stato di incoscienza. Adesso bisognerà dirle cosa è accaduto alle figlie, evitando per quanto possibile, un ulteriore choc. Ma questa è una missione impossibile.
Intanto sulla vicenda la procura di Latina ha aperto un’inchiesta. L’obiettivo è di verificare l’idoneità al servizio di Capasso che ha pianificato tutto nei minimi dettagli visto che la moglie avrebbe voluto divorziare. Una storia fatta di aggressioni e violenza, ma anche di tradimenti, in quanto il militare aveva un’amante. Infatti, oltre alle lettere per i familiari e i soldi per i funerali suoi e delle figlie, Capasso ha lasciato anche 5mila euro all’amante.
