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Camorra, blitz alle Case Celesti: pusher del clan beffati da microcamera

Grazie a una microcamera installata sul tetto di un edificio delle Case Celesti, storica roccaforte del clan Marino di Secondigliano (vicino prima ai Di Lauro e poi alla Vanella Grassi durante le tre faide), i carabinieri hanno potuto cristallizzare l’illecita attività di spaccio condotta da tre pusher.

Così questa mattina i militari del nucleo Operativo della Compagnia Napoli Stella hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta della Procura, a carico di 3 soggetti ritenuti responsabili in concorso di produzione e spaccio di stupefacenti all’interno della nota piazza di spaccio delle cosiddette “Case Celesti”, la storica roccaforte del clan Marino, nel quartiere Secondigliano.

Le indagini, avviate nel mese di settembre 2017, hanno permesso di cristallizzare le condotte illecite dei 3 indagati. I militari dell’Arma, a seguito di difficoltosi appostamenti, anche notturni, notavano i personaggi oggi arrestati accedere più volte sul tetto di un palazzo dell’insediamento popolare. Al fine di poterne accertare i movimenti all’interno del palazzo, si decideva di installare, di iniziativa, una microcamera all’interno del ballatoio che dava accesso al tetto.

La microcamera autoalimentata ha ripreso gli indagati tra il 5 e l’8 settembre 2017: le immagini registrate mostrano i tre, tutti individuati, mentre tramite un sofisticato “sistema” consistente in un lungo cassone che scorreva su binari all’interno di una parete dell’ultimo piano che dava accesso al terrazzo, nascondessero ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti consistente in cocaina, eroina, crack ed anfetamine, per un peso complessivo di 5 kg. poi sequestrati dai militari dell’Arma il 9 settembre insieme alla contabilità della piazza di spaccio.

Le prove acquisite con i filmati e i sequestri del 9 settembre si traducevano nell’emissione delle odierne misure cautelari nei confronti dei seguenti 3 personaggi tutti già noti alle forze dell’ordine.

Si tratta di Raffaele Engheben, nato a Napoli il 12.01.1965, Gaetano Magro, nato a Napoli il 21.09.1974, e Gennaro Montagna, nato a Napoli il 20.03.1989. Gli arrestati sono stati portati nella Casa Circondariale di Poggioreale.