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Omicidio Ruggiero, le parole dei figli di De Turris scatenano la polemica

Continuano le indagini per l’omicidio di Vincenzo Ruggiero, il giovane 25enne ucciso e fatto a pezzi da Ciro Guarente, attualmente recluso nel carcere di Poggioreale, con l’aiuto di due complici. Il primo, Francesco De Turris è già stato arrestato con l’accusa di complicità in omicidio, porto e detenzione illegale d’arma da fuoco, sarebbe stato lui a fornire al militare la pistola con cui ha ucciso la vittima.

Intanto gli inquirenti sono sulle tracce della terza persona che avrebbe aiutato Guarente a sezionare e murare il corpo di Ruggiero. A distanza di giorni è emerso un retroscena che ha generato polemica. Il giorno dell’arresto di De Turris, il figlio Emanuele ha commentato l’immagine profilo del fratello Giacomo in cui è in compagnia del padre, cambiata non appena è stato arrestato e ha scritto: “Torneremo più forti di prima“.

Omicidio Ruggiero, le parole dei figli di De Turris scatenano la polemica

Una frase che ha sconvolto quanti sono coinvolti in questa terribile vicenda e non solo, poiché a detta di molti insensibile e irrispettosa nei confronti di quanto accaduto: un brutale omicidio in cui un giovane di soli 25 anni è stato ucciso in un modo atroce. Le parole del figlio di De Turris lascerebbero quasi intendere che non ci sia alcun pentimento.

Intanto continuano le indagini degli inquirenti per fare assoluta chiarezza su quanto successo e per trovare il terzo complice di Guarente. La vicenda diventa sempre più intricata e non è detto che quanto stia dichiarando l’omicida dal carcere non sia un tentativo di depistaggio, in previsione anche della perizia psichiatrica a cui sarà sottoposto prossimamente.

Ecco il post su Facebook di Emanuele De Turris