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Lucia, investita e uccisa da un vigile ubriaco, il fratello: “Ti farò giustizia”

Lucia Passariello, la donna di 27 anni investita e uccisa nella tarda serata di venerdì da un vigile urbano ubriaco a Camposano, provincia di Napoli, stava camminando con le nipoti quando è stata travolta

La giovane era mamma di una bambina di 7 anni e la scorsa sera era con le due nipotine di 7 e 10 anni presso via Croce San Nicola quando l’auto è arrivata alle loro spalle. Il vigile alla guida della Suzuki, in servizio a Portici, ha travolto la donna sbalzandola oltre un muretto di un metro e mezzo in un campo ai lati della strada.

L’uomo è ora accusato di omicidio stradale ed è stato posto ai domiciliari. Al momento dello schianto aveva un tasso alcolemico pari a 1,7 g/l.

La notizia della morte di Lucia Passariello ha scosso la comunità di Camposano, dove la 26enne viveva. Il sindaco, Franco Barbato, è arrivato sul luogo dell’incidente e ha scritto: «Nella mia vita ne ho viste di cotte e di crude e non mi sono mai impressionato ma quello che ho visto ieri sera non mi era davvero mai successo», racconta. «Era da poco terminato il consiglio comunale quando ho ricevuto una telefonata dalla presidente del Consiglio.

Era insieme al suo fidanzato infermiere, intorno alle 22, e stava prestando i primi soccorsi – dice all’Ansa – mi sono precipitato anche io e ho visto quella povera ragazza, il corpo sbalzato, colpita alle spalle, una morte assurda». Con Lucia anche le nipoti che, «non credo abbiano visto, erano davanti alla zia». E poi, «i parenti giustamente arrabbiati, si è creata una folla che era tanto tanto arrabbiata con l’investitore. Si è rischiato il peggio ma per fortuna lo hanno subito portato via».

Il primo cittadino conosceva il vigile urbano che aveva assunto l’alcol. «E’ di Camposano e prima di fare il vigile urbano a Portici, lo ha fatto quattro mesi anche qui da noi – spiega – Non ho parole nemmeno per questo perché è sempre stato un ragazzo attento, non uno di quei bulli che inseguo la notte, un bravo ragazzo».