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ESCLUSIVO – Agguato nella cornetteria, vittime contigue al clan Vastarella celebravano boss su Facebook

Sono considerati “contigui” al clan Vastarella le due vittime dell’agguato consumatosi domenica sera a Napoli, nella zona dei Colli Aminei. Sia Antonio Bottone, 28 anni, ucciso con un colpo d’arma da fuoco alla testa e uno al torace, che Daniele Pandolfi, 21 anni, ferito da un proiettile al gluteo, rientravano nell’orbita del gruppo criminale egemone nel Rione Sanità e da anni in lotta con i rivali degli Esposito-Genidoni-Spina.

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A sinistra Daniele Pandolfi, a destra Antonio Bottone rimasto ucciso nell’agguato

L’agguato è avvenuto poco dopo le 23.30 di domenica sera in una cornetteria in viale dei Pini ai Colli Aminei, zona a metà strada tra i quartieri Vomero-Arenella e Capodimonte. Secondo quanto accertato dai carabinieri del comando del Vomero intervenuti sul posto, chi è entrato in azione lo ha fatto per eliminare sia Bottone che Pandolfi. Il killer, coperto da una maschera, è arrivato da solo fuori alla cornetteria e ha esploso almeno quattro colpi d’arma da fuoco che hanno raggiunto Bottone alla testa e al torace, e Pandolfi al gluteo. Quest’ultimo è stato inseguito fin all’interno del locale ma è riuscito a farla franca rifugiandosi nel retrobottega.

Inutile, invece, la corsa all’ospedale Cardarelli per il 28enne, deceduto durante il trasporto in ambulanza. Se la caverà Daniele Pandolfi che in queste ore è stato ascoltato dagli inquirenti per far luce su quanto accaduto.

Entrambi con precedenti contro il patrimonio (estorsione e rapina), Bottone e Pandolfi da mesi erano ‘affascinati’ dal clan Vastarella, tanto da elogiare e ricordare pubblicamente sui social network i fratelli Giuseppe e Vittorio Vastarella, uccisi nel 2016 in due diversi agguati di camorra. Il primo nella strage delle Fontanelle del 22 aprile scorso insieme al cognato Salvatore Vigna, il secondo in un raid dello scorso 31 agosto, quando fu raggiunto in strada in via San Vincenzo alla Sanità.

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Gli investigatori, che non potranno usufruire delle immagini delle telecamere di videosorveglianza perché la zona dei Colli Aminei ne è sprovvista, in queste ore stanno provando a ricostruire i legami con il clan del Rione Sanità per risalire ai mandanti dell’agguato.