Giornata concitata per il calcio italiano. La Serie A è sempre più nel caos a causa di una cattiva gestione dell’emergenza causata dal coronavirus. Dopo la positività di alcuni membri e calciatori del Napoli, l’Asl ha imposto al club un ‘isolamento fiduciario‘.
Ma mentre il club di Aurelio De Laurentiis ha ascoltato il parere dell’ente regionale sanitario, decidendo di non partire per Torino, la Juventus ha fatto sapere di essere pronta a scendere in campo. Insomma, lo scontro tra le due società si è fatto subito incandescente.
Intanto, mentre per ovvi interessi economici le televisioni avrebbero spinto per il rinvio di uno dei match più attesi dell’anno, è arrivato il parere istituzionale del Ministro della Salute Roberto Speranza: “Juve-Napoli? Già si sa, non si gioca. Stiamo parlando troppo di calcio“.
Per il rinvio si era espresso anche il Consigliere della FIGC, Pietro Lo Monaco: “Juventus-Napoli? La partita sarà rinviata. Si va verso questa strada: la circolare del 2 ottobre della Lega Calcio parla chiaro. Il provvedimento dell’Asl è legittimo, la norma è chiara“.
Ma la Lega Calcio ha invece spiegato che il match si poteva giocare e che il protocollo di sicurezza siglato dalla Federazione e il Comitato Tecnico Scientifico (CTS), poi avallato dal Ministero della Salute, non sarebbe stato violato.
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Nel frattempo la SSC Napoli, nella persona del Presidente Aurelio De Laurentiis, aveva chiesto ufficialmente che la partita venisse rinviata. Il club partenopeo ha inviato anche via pec alla Lega la documentazione con la quale l’Asl ha motivato l’isolamento dei calciatori azzurri.
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