Enorme disperazione quella della moglie di Alika - Charity Oriachi - per un'immane tragedia che ha sconvolto la sua vita e quella del figlio
“Giustizia per mio marito, Italia non lasciarmi sola, voglio giustizia“, sono le parole della moglie di Alika, l’ambulante aggredito e ucciso a mani nude a Civitanova Marche da Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, 32 anni.
Ucciso ambulante a Civitanova, le parole della moglie di Alika
Enorme disperazione quella della moglie di Alika – Charity Oriachi – per un’immane tragedia che ha sconvolto la sua vita e quella del figlio di soli 8 anni: “Lui non ha ancora capito, non sa cosa sia successo al papà”
Gli ultimi momenti con Alika
La donna ha raccontato ai media presenti: “Ci siamo dati l’ultimo bacio alla stazione di San Severino, una brioche per merenda. Poi non l‘ho più visto“. Charity ha poi ricostruito i momenti in cui ha saputo della morte di Alika: “Hanno iniziato a chiamarmi in tanti e mi dicevano vieni a Civitanova. Sono arrivata e ho visto mio marito a terra“.
“Sembrava un diavolo”
Riguardo a Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, la moglie di Alika ha spiegato:”Voglio vedere l’uomo che ha fatto questo. Lo voglio vedere faccia e faccia e lui mi deve dire perché ha ucciso mio marito“, poi ha aggiunto: “Lui ha visto che non stava bene, ma lo ha strangolato. Sembrava un diavolo, le persone gli urlavano basta, lo uccidi e lui ha continuato a strangolarlo“,