E’ morta all’età di 78 anni Giuliana Sacco, nota come Giulietta, ‘l’Amalia Rodrigues napoletana‘. La sua scomparsa è una perdita per la musica napoletana. Scomparsa nella tarda serata di lunedì era conosciuta e seguita per la sua musica. Primogenita di otto figli, era originaria di Maddaloni. La sua carriera iniziò con le esibizioni ai matrimoni, per poi passare per le feste dei Gigli e nelle varie piazze.
La musica napoletana piange Giuliana Sacco
Indimenticabile la sua musica. Nel 1969 partecipò al Festival di Napoli al fianco del grande Mario Merola con “Abbracciame”. Ma sono tantissimi i successi delle sue canzoni, che hanno conquistato il popolo napoletano e che ancora oggi venivano ascoltate. Da “Tarantella sorrentina” fino a “Dicintincelle”, con la sua scomparsa si è spenta una delle voci più apprezzate e amate nel panorama della musica partenopea. Nino D’Angelo ha firmato per lei ben quattro inediti.
Negli ultimi anni, purtroppo, a causa di diversi problemi di salute la Sacco si è dovuta allontanare dalle scene. L’ultima registrazione è avvenuta nel 2012, quando ha iniso con il cantatnate Genny Avolio, il duetto dal titolo “Nun voglio fuje”. La notizia della morte di Giuliana Sacca si è diffusa velocemente nei gruppi social della musica partenopea, lasciando attoniti i numerosi fan dell’artista.
A ricordarla è stato anche Gianni Simioli, che con un post su Facebook, ha salutato una cantante che ha fatto la storia della musica partenopea. “Giulietta Sacco è morta. La più irripetibile voce di Napoli e già tra le quattro, forse cinque, più grandi cantanti al mondo. Amici e amiche che mi seguite, sappiate che abbiamo perso una pietra miliare, una gigante, un colosso. Ci lascia un patrimonio di interpretazioni che oggi che non c’è più, diventano ancora più preziose. E a noi che l’abbiamo tanto amata, io per esempio non ho mai smesso di farla sentire alla radio, la certezza che, se solo il destino l’avesse trattata con più rispetto, sarebbe stata sul altissimo piedistallo che avrebbe meritato. Ciao Giulietta, torna sempe “‘ ngopp Pusilleco, pure si nun te vo’ cchiu’ bene”, queste le parole del conduttore di Radio Marte.