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Terremoto in Campania, lieve scossa registrata nel Salernitano avvertita dalla popolazione

Lieve scossa di terremoto questa mattina intorno alle 9. La terra ha tremato a circa 2 km a est di Colliano, in provincia di Salerno. Il sisma, di magnitudo 2..1 è stato rilevato dall’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Roma. Si è verificato a una profondità di 8 km pertanto è stato avvertito dalla popolazione. Non si registrano danni a cose o persone.

Terremoto in Campania: i precedenti ai Campi Flegrei

Solo qualche giorno ci sono stati due eventi tellurici nella zona dei Campi Flegrei. I sensori dell’Osservatorio Vesuviano hanno registrato due scosse di bassa intensità, di magnitudo 0.4, avvenute però a una profondità 1,3 km e con epicentro preliminare, localizzato nei pressi del cratere di Cigliano. Poco prima, il 29 marzo, una scossa molto forte invece ha fatto tremare tutta la zona flegrea di Napoli. La magnitudo dell’evento sismico rilevata è stata di un valore pari a 3.6, un evento legato al fenomeno del bradisismo che caratterizza l’intera zona.

Come riporta il Corriere del Mezzogiorno, il professore Giuseppe De Natale, vulcanologo e dirigente di ricerca di Ingv-Osservatorio Vesuviano, coautore di decine di studi internazionali sui Campi Flegrei, ha raccontato:

“Negli ultimi tempi, la popolazione dell’Area flegrea sente il bisogno forte di informazioni corrette e quanto più possibile precise sul fenomeno bradisismico, che ormai da 17 anni ha ripreso la fase ascendente. Proviamo quindi a rispondere, al meglio delle nostre attuali conoscenze scientifiche, alle domande più basilari che la gente si pone, e di cui, anche giustamente, si preoccupa. Queste considerazioni si basano su mie personali elaborazioni, frutto di circa 40 anni di studi scientifici sul bradisismo, e non rappresentano necessariamente la posizione ufficiale dell’Ingv, l’ente in cui lavoro. Inoltre, le basi scientifiche dettagliate del discorso sulla sismicità e la sua verosimile evoluzione, sono state pubblicate, rispettivamente nel 2017 e nel 2018, su due riviste scientifiche internazionali: Nature Communications (2017) e Earth Science Reviews (2018). Ciò che preoccupa (e spaventa) di più è ovviamente la sismicità.

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