L'artigianato di Napoli fa il boom in tv e sul web. La Rai e le testate cartacee e web. Dopo il servizio di Vocedinapoli.it, 'o Cusitore fa il botto
La Rai con la trasmissione Linea Verde, il Corriere del Mezzogiorno, Fanpage e prima Il Mattino e noi di Vocedinapoli.it. E le sorprese che stanno bollendo in pentola potrebbero aumentare durante le prossime settimane.
Giuseppe Cognetti, conosciuto come Pino ‘o Cusitore (un nome datogli fin da bambino, ovvero da quando ha iniziato a cucire a macchina insieme al nonno), è uno degli ultimi artigiani dei Quartieri Spagnoli. La sua ‘creatura’, la bottega My Bags – dopo la batosta causata dal coronavirus – è tornata a vivere e risplendere.
Articoli di giornali, contenuti web, servizi televisivi. Le creazioni di Pino Cognetti stanno facendo gola a tutti. La cura dei dettagli, la scelta delle pelli, i modelli e i prodotti che da un semplice disegno fatto su carta, si trasformano in borse e zaini.
Ma la vera intuizione di ‘o Cusitore, il tocco di genio, è stato quello di puntare sull’ecosostenibilità e il riciclo dei materiali. Se avete tessuti o plastiche (ad esempio semplici buste) da buttare, non vi azzardate a gettarli via. Giuseppe Cognetti saprà dar loro nuova forma.
L’artigianato di Napoli fa il boom in tv e sul web
Ed è così che dalla juta possono nascere zaini o tende. Dalle buste della spesa comode pochette e dalle plastiche delle patatine e dei pop corn, borsette esclusive. Tutti prodotti unici e personalizzati, il motto di Pino.
“Oggi nessuno più vuole imparare un mestiere. L’artigianato sta sparendo. – ci ha detto Giuseppe Cognetti – La mia è una vera passione. Ho rifiutato di lavorare per i grandi marchi che utilizzano solo i macchinari, per dar sfogo alla mia creatività. Io amo il lavoro manuale.
Mi piace creare ma anche dare vita e forma ad oggetti danneggiati o destinati alla spazzatura. L’ho sempre fatto. Per questo ho inventato il riciclo dei materiali, proprio per due motivi. Il primo è la sostenibilità ambientale, il secondo è estetico: anche da quello che pensiamo vada buttato, può nascere una cosa unica e bella“.
Poi il sogno: “Vorrei tanto riuscire ad aprire una scuola ai Quartieri Spagnoli. Io ho iniziato da piccolo e so cosa vuol dire lavorare per realizzare i propri obiettivi. Ecco vorrei darne uno ai tanti ragazzi del quartiere“. E noi te lo auguriamo caro Pino ‘o Cusitore.