Si chiama Giuseppe Cognetti, conosciuto come 'Pino ò Cusutore'. Da anni manda avanti la sua professione di artigiano della pelle
Ha deciso di mettersi in proprio per sfruttare al meglio la propria creatività. Del resto, per chi ha un talento, la cosa più importante è avere la possibilità di poterlo esprimere liberamente. Ed è questo che ha deciso di fare tempo fa Giuseppe Cognetti Maestro artigiano napoletano dei Quartieri Spagnoli. Proprio nel cuore dei vicoli a ridosso di via Toledo, ‘Pino ‘o Cusutore‘ – come è conosciuto da tutti – ha aperto la sua bottega: My Bags.
Un classico esempio di quell’artigianato che continua a resistere. Un artigianato capace di diventare una rara abilità. Un artigianato in grado di sviluppare prodotti di valore. Un settore che si è trasformato adeguandosi ai cambiamenti socio-economici. E Giuseppe lo sapeva bene. Prima di dar vita alla propria attività, ha collaborato con i più grandi marchi della moda.
“Ho fatto questa scelta perché adesso posso fare ciò che voglio e come voglio – ha raccontato Giuseppe a VocediNapoli.it -. Inizio dal disegno, poi scelgo la pelle, infine procedo alla lavorazione. Ad esempio per realizzare un determinato tipo di borsa potrei impiegarci anche diversi giorni. Ovviamente non posso produrre borse in quantità, ma posso garantire estrema qualità. Posso personalizzare il prodotto per il cliente. Ogni cosa che realizzo è unica. Prima invece si trattava di un lavoro a catena di montaggio. I grandi marchi hanno bisogno di un volume di produzione molto alto“.
Chi va da Giuseppe trova entusiasmo e professionalità. ‘o Cusutore è un’istituzione del quartiere. Nella sua bottega regnano il sorriso e la disponibilità. Ad accoglierti c’è l’odore avvolgente della pelle. Lo sguardo è attratto da una meravigliosa macchina per cucire Singer. Un gioiello dai dolci ricordi per chi come me ha avuto una nonna e una zia sarte. Giuseppe ha il dono di accontentare tutti, considerato che la sua clientela è per la maggior parte femminile, non è certo una caratteristica da poco!
Un’altra delle sue attività principali è quella delle riparazioni. Non c’è, per tornare all’esempio precedente, una borsa che Giuseppe non sia in grado di riparare. Al massimo riesce a trovare sempre una soluzione. E di conseguenza la borsa che ha portato il cliente uscirà da My Bags arricchita con una speciale personalizzazione. Perché la cosa più bella è, “rendere il cliente felice. Lui deve sapere che ha dato ‘nuova vita’ ad un oggetto al quale è legato. E il tutto è stato fatto a mano e con cura. Per me – ci ha detto Pino –il cliente deve avere un prodotto unico e inimitabile. Per questo ho sfidato i giganti del settore. Venite qua nella mia bottega, scegliamo una borsa e vediamo chi – dal disegno alla lavorazione – riesce a realizzarla meglio“.
Da My Bags non si è fatto vivo nessuno. I colossi della moda avranno sostituito Giuseppe con qualche altro Maestro artigiano. Meglio così, ‘Pino ‘o Cusutore avrà ancora più tempo per ideare e sviluppare le sue creazioni. E a noi sta bene così!
00foto da profilo di My Bags
foto dal profilo Instagram “My bags Napoli”