Arrestato il pusher che avrebbe venduto la droga a Libero De Rienzo lo scorso 14 luglio. Le indagini sono scattate dopo il rinvenimento nella sua abitazione romana, del corpo senza vita dell’attore napoletani, i carabinieri della Compagnia Roma San Pietro, diretti dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno dato inizio ad una immediata attività d’indagine che ha analizzato la sfera relazionale dell’attore.
Arrestato presunto pusher di De Rienzo
Senza tralasciare alcun particolare, sono state vagliate molteplici ipotesi e ascoltati familiari e amici, così da ricostruire i momenti antecedenti la morte. In seguito al ritrovamento di una bustina con polvere bianca, le cui analisi hanno accertato si trattasse di eroina, i militari hanno svolto mirati accertamenti nell’ambiente dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle zone limitrofe al luogo del decesso, riuscendo così a ricostruire alcuni collegamenti che li conducevano fino al quadrante sud-ovest della Capitale, in particolare nel quartiere di Torre Angela dove, a soli sette giorni dalla morte di Libero De Rienzo, hanno arrestato un cittadino gambiano colto in flagranza del reato di spaccio nei confronti di diverse persone. Durante la successiva perquisizione presso l’appartamento dell’arrestato – come spiega il comunicato dei Carabinieri – posto a poca distanza dal luogo del reato, nella stanza in uso ad un secondo cittadino gambiano, sono stati sequestrati ulteriori 7,7 grammi della stessa sostanza stupefacente, rinvenimento che ha portato all’arresto per detenzione ai fini di spaccio anche del connazionale convivente.
Sempre attraverso l’attività investigativa, fatta avvalendosi di analisi dei tabulati telefonici di De Rienzo, sarebbe stato accertata la posizione dello spacciatore nel pomeriggio del 14 luglio nei pressi dell’abitazione dell’attore napoletano. Dalle testimonianze a altre attività tecniche è venuto fuori che “fosse stato proprio lo spacciatore gambiano a cedere, nel pomeriggio di mercoledì 14 luglio, la dose di eroina al De Rienzo”.
Il cittadino gambiano è stato portato nel carcere di Regina Coeli a Roma.

