Le parole di uno dei due soldati in missione a Beirut. La città devastata dopo la violenta esplosione che ha causato più di 100 morti e 3mila feriti
Chi è Roberto Caldarulo? Uno dei tanti soldati italiani all’estero per missioni di peacekeeping coordinate dalle Nazioni Unite. Ma il suo nome è balzato all’onore delle cronache a causa della tragedia che ha colpito il Libano.
Il Paese dei Cedri è stato colpito al cuore da una violenta esplosione. La deflagrazione che ha devastato la capitale, Beirut, ha causato una strage: più di 100 morti, più di 3mila feriti e centinaia di dispersi.
Tra i feriti ci sono stati anche due militari italiani tra cui Caldarulo. Il Caporalmaggiore dell’Esercito, originario di Bari, ha raccontato quegli attimi drammatici. Un vero inferno, scoppiato all’improvviso: “Siamo stati fortunati“.
Chi è Roberto Caldarulo
“Per noi era una normale giornata di lavoro, stavamo preparando tutto ciò che serviva per la prossima attività. I soccorsi sono stati quasi tempestivi nonostante le strade non erano al massimo della praticabilità. È stato bello vedere la colonna del contingente italiano di Unifil quando sono venuti a prenderci. Siamo arrivati in base verso l’alba, vedere l’alba è l’inizio di un nuovo giorno“.
“L’esplosione è stata improvvisa e inaspettata e oltre a essere stati fortunati, siamo stati anche coesi, lucidi. Ognuno ha chiamato le proprie famiglie e colgo l’occasione per rasserenare tutti: stiamo bene, non vi preoccupate“, ha detto Caldarulo così come riportato da Il Mattino.