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Beirut, è strage: le esplosioni hanno causato più di 50 morti e quasi 3mila feriti

Due forti esplosioni a Beirut, nella zona del porto hanno causato, secondo un primo bilancio preliminare del ministero della Salute, almeno 50 morti e 2.750 feriti. Colpiti in maniera non grave anche due militari italiani del contingente presente in Libano. Si cercano persone intrappolate sotto le macerie di un edificio di tre piani crollato. Il governatore della città: ‘Sembra Hiroshima’. Secondo fonti della sicurezza le esplosioni potrebbero essere legate a ‘materiali esplosivi confiscati’.

“Beirut è una città distrutta”, e le esplosioni di oggi sembravano “Hiroshima”: lo ha detto ad una emittente libanese, trattenendo a stento le lacrime, il governatore di Beirut, Marwan Aboud, definendo quanto accaduto “un disastro nazionale senza precedenti”. Aboud si è recato sul luogo dell’esplosione, al porto di Beirut, rivelando che tra i dispersi vi sarebbero numerosi vigili del fuoco accorsi sul posto per spegnere l’incendio conseguente alla prima esplosione.

Hamad Hasan, ministro della Sanità libanese, ha detto che i danni provocati dalle deflagrazioni sono ingenti. Secondo i responsabili della sicurezza libanese, le esplosioni potrebbero essere dovute a “materiali esplosivi confiscati”.

I responsabili della “catastrofe” di Beirut dovranno darne conto”: lo ha detto il primo ministro libanese Hassan Diab. “Quello che è successo oggi non passerà senza conseguenze – ha detto in un messaggio televisivo -. I responsabili di questa catastrofe ne pagheranno il prezzo”.

Secondo i corrispondenti di AFP sul posto, molte persone rimaste ferite a piedi si sono dirette verso gli ospedali della città. Nel distretto di Achrafieh, i feriti si dirigono al nosocomio Hôtel Dieu. Davanti al centro medico di Clémenceau, decine di feriti, compresi i bambini, a volte coperti di sangue, aspettano di essere curati. Quasi tutte le vetrine dei quartieri di Hamra, Badaro e Hazmieh, nella parte orientale di Beirut, sono state distrutte, così come le finestre delle auto che sono state abbandonate per le strade con gli airbag gonfiati

Secondo quanto apprende l’ANSA da fonti qualificate, due militari italiani sono rimasti feriti in modo non grave in seguito alle esplosioni avvenute a Beirut, mentre altri sono sotto osservazione perché in stato di choc. I militari fanno parte di un’unità del contingente italiano in Libano.

Le esplosioni di Beirut hanno fatto crollare anche un edificio di tre piani e si cercano persone intrappolate sotto le macerie. Lo ha riferito, citando fonti mediche locali, presidente dell’Associazione dei medici stranieri in Italia (Amsi), Fouad Aoudi, in contatto con i colleghi locali. I feriti ospedalizzati sarebbero circa 75, alcuni travolti mentre passavano in strada. Tutti gli operatori sanitari sono stati chiamati – ha aggiunto – a rendersi disponibili per i soccorsi. La stessa Amsi sta collaborando con le autorità sanitarie locali per l’invio di sangue.

Beirut, è strage: le esplosioni hanno causato più di 50 morti e quasi 3mila feriti