Tony Colombo e Tina Rispoli, ospiti a Live-Non è la D’Urso, hanno risposto ad alcune domande sollevate dall’inchiesta di Fanpage: Camorra Entertainment. Dietro gli affari d’oro della coppia ci sarebbe dunque la camorra, come affermato da giornalisti e testimoni protagonisti del servizio. A mettere il relazione i due mondi la figura della Rispoli, moglie del neomelodico, ma anche ex moglie di un boss di camorra: Gaetano Marino detto Mckay, ucciso a Terracina proprio davanti alla moglie il 23 agosto 2012.
Diverse le accuse rivolte ai due protagonisti dello show di Barbara D’Urso. Ad alcune di queste i due hanno risposto. Colombo ha dichiarato:
“Vorrei piangere e sorridere. Loro (Fanpage.it ndr) non possono pubblicare certe cose, ho depositato le querele, hanno una diffida. Stiamo spegnendo la tv e abbiamo tolto il cellulare a mio figlio per paura che veda una cosa del genere e si faccia un’idea sbagliata del padre”. Il neomelodico ha risposto anche sulle conoscenze dell’ambiente malavitoso, definendole appunto solo tali. Nicola Inquieto, condannato a 16 anni di reclusione e considerato uomo diMichele Zagaria, sarebbe dunque solo un conoscente.Così Colombo ha rispedito al mittente tutte le supposizioni sui suoi ipotetici legami con la camorra. Poi ha continuato. “Io faccio musica, non ho mai avuto a che fare con questa gente. Non ho mai avuto nessun tipo di legame con nessun tipo di associazione camorristica”.
Anche Tina Rispoli finisce al centro delle numerose domande, soprattutto come protagonista della seconda parte dell’inchiesta di Fanpage.
“Sono molto amareggiata. È orrendo vedere tutto questo. Cosa devo pagare? Perché devo portare questa croce? Perché 25 anni fa mi sono innamorata di un uomo? Non sapevo quello che faceva. Dicono che mio marito era un camorrista ma lo dicono loro. Non mi risulta che Marino Gaetano abbia pagato per il reato di associazione. E se ha sbagliato qualcosa, ha pagato con la vita”. E sul presunto debito economico di Tony nei confronti dellìex marito, la signora Colombo dichiara che è tutto falso.
Non solo camorra e spettacolo, i due novelli sposi hanno risposto a domande inerenti l’inchiesta sulle autorizzazioni per il matrimonio trash. Al centro delle indagini delle Procura di Napoli il fratello del sindaco, Luigi De Magistris.
