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No all’ergastolo ostativo, i boss della camorra pronti per i permessi: via ai ricorsi

Al regime detentivo dell'ergastolo e al carcere duro vi sono boss come Cutolo, Zagaria, Cesarano, Setola e i fratelli Russo

La decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) in merito al rigetto del ricorso fatto dallo Stato italiano sull’ergastolo ostativo sta muovendo una macchina legale non indifferente.

Gli avvocati difensori di molti boss della camorra attualmente detenuti al 41bis e all’ergastolo, sono pronti a fare ricorso affinché i propri clienti possano ottenere quei benefici, fino ad ora negati dalla giurisdizione nazionale.

Ma la decisione dei giudici europei, per diventare effettiva, dovrà attendere ancora qualche giorno. Infatti, il prossimo 22 ottobre i giudici nostrani della Consulta dovranno esprimersi sulla possibile incostituzionalità dell’ergastolo ostativo.

Al vaglio della Suprema Corte il ricorso di Sebastiano Cannizzaro, boss della mafia condannato appunto all’ergastolo. È probabile che la decisione dei giudici terrà conto della sentenza espressa dalla CEDU.

Quest’ultima ha accolto il ricorso di un altro detenuto al fine pena maiMarcello Viola condannato pluriomicida che ha vinto la sua battaglia giuridica in sede europea. Secondo quanto riportato da Il Mattino, sarebbero questi i boss della camorra che potrebbero fare ricorso contro lo Stato italiano: Raffaele CutoloFerdinando CesaranoMichele ZagariaGiuseppe Setola e i fratelli Salvatore Pasquale Russo.

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