La donna è deceduta l'altro ieri a causa di una malattia. Per gli inquirenti era a capo dell'omonimo sodalizio dei Quartieri Spagnoli
È arrivata ieri mattina la notizia del decesso di Anna Terraciano, la donna che era a capo dell’omonimo clan dopo la scomparsa del fratello Salvatore detto ‘o Nirone. Quest’ultimo morì a causa di una malattia, lo stesso destino che ha colpito la sorella.
La Terraciano, infatti, è stata stroncata proprio da un male. Detenuta dopo un arresto avvenuto nel novembre del 2017 (accusata di di aver minacciato un imprenditore che avrebbe dovuto licenziare tre dei suoi dipendenti per assumere tre persone disoccupate e vicine al sodalizio), la donna 56enne è stata scarcerata due mesi prima.
Sui social la notizia del decesso di Anna Terraciano ha scatenato un dibattito tra gli utenti. Chi ha gioito per la scomparsa di una donna legata alla camorra e chi invece l’ha difesa affermando che, “si trattava di una persona con un gran cuore. Non ha mai fatto del male ad una mosca, anzi ha fatto del bene a tanta gente che conosceva“.
La Terraciano finì in manette nel 2006 dopo un’operazione delle forze dell’ordine che aveva smantellato il clan e arrestato diversi suoi esponenti tra cui il boss Salvatore, il fratello Eduardo e le quattro sorelle Assunta, Giuseppina, Teresa e appunto Anna.
Anna Terraciano aveva scontato la pena e pagato quel debito con la giustizia. Per molte persone questo è stato sufficiente per prenderne le difese sui social network. Del resto, di fronte alla morte è difficile gioire. Ma la vicenda, a causa del passato criminale della donna, ha scatenato molte polemiche.