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“Il sicario sparava anche contro i medici”, il racconto dell’orrore di un medico dei Pellegrini

L'episodio di cronaca avvenuto nell'ospedale sito nel centro storico di Napoli all'alba di venerdì scorso

È entrato nel cortile d’ingresso dell’ospedale dei Vecchi Pellegrini con il volto coperto da casco integrale. Poi ha iniziato ad esplodere diversi colpi d’arma da fuoco. L’obiettivo del sicario era presumibilmente Vincenzo Rossi, 22enne del quartiere Arenella ferito ad entrambe le gambe da due proiettili a causa di un agguato e giunto in quel momento al pronto soccorso.

È accaduto nel cuore della notte dello scorso venerdì. Teatro dell’orribile scena lo storico nosocomio sito nel centro storico di Napoli. L’episodio è avvenuto, coincidenza ha voluto, diverse ore dopo la conferenza stampa che il Ministro Matteo Salvini ha tenuto in Prefettura.

Una terribile notte da far west. In trent’anni di carriera in quest’ospedale di frontiera ne ho viste tante ma mai mi era capitato di assistere a una scarica di proiettili sparati all’impazzata sulla folla ad altezza d’uomo. Poteva essere una strage. Il killer ha aperto il fuoco anche contro i medici“, queste le dichiarazioni rilasciate a Il Mattino di Giuseppe Fedele specialista in Chirurgia di urgenza da 30 trascorsi in servizio al pronto soccorso del Vecchio Pellegrini.

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In effetti, lo sgomento per l’accaduto è motivato proprio dalla follia criminale del pistolero. Quest’ultimo con la sua azione avrebbe ferito di striscio due minore e rischiato di colpire le altre persone presenti in quel momento all’interno del nosocomio.

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