“Una scena mai vista, lavoro qui al pronto soccorso da anni e alla violenza sono abituato, con parenti di gente ferita in agguati che sfogano la loro rabbia su di noi e sull’ospedale, ma quello che e’ successo stanotte le ha superate tutte”. E’ il duro commentoo di Peppe, un infermiere del pronto soccorso dell’ospedale dei Pellegrini che ha assistito agli spari avvenuti nella notte tra giovedì e venerdì in seguito all’arrivo in ospedale di un ragazzo di 22 anni, colpito in precedenza da due proiettili alla gamba nel corso di un agguato avvenuto ai Quartieri Spagnoli.
Una notte di follia quella che ha visto protagonista una persona con il volto coperto da casco integrale, entrata nel cortile dell’ospedale della Pignasecca per poi sparare ad altezza uomo in direzione del giovane trasportato da alcuni amici a bordo di un’auto. “Eravamo tutti intenti a soccorrere il ragazzo ferito, come sempre con l’aiuto di guardie giurate quando si è scatenato l’inferno. Si è intravisto un uomo che a volto coperto ha cominciato a sparare verso di noi. Un miracolo che nessuno sia stato colpito. Qui ci sarebbe bisogno di una vigilanza della polizia h24 ma mi rendo conto delle cose che succedono in città che i poliziotti non possono essere dappertutto”.
Sull’episodio è intervenuto Ciro Vedoliva, commissario straordinario dell’Asl Napoli 1 centro, arrivato di buon mattino all’ospedale dei Pellegrini per verificare quanto accaduto nella notte e mostrare la propria vicinanza ai medici e al personale presente. “Quanto accaduto stanotte è vergognoso. Un fatto di una gravità inaudita, al quale bisogna reagire con forza ed estrema determinazione” dichiara Verdoliva in relazione all’episodio che nella notte ha scosso l’intero ospedale del Centro Storico.
“Fatti simili – prosegue Verdoliva -non sono accettabili in un paese civile e in una città come Napoli, che merita di vivere il proprio riscatto senza essere oscurata dalle schifose ombre della camorra”. Verdoliva, arrivato per un sopralluogo alle prime luci dell’alba, ha espresso solidarietà a tutto il personale che nel presidio sanitario ASL ha dovuto vivere quei momenti di grande paura. “Li ho guardati negli occhi – dice – e li ho ringraziati tutti, perché tutti loro sono degli eroi. I nostri non sono più ospedali, sono teatri di guerra nei quali ci muoviamo senza avere armi. Tutto il personale in servizio è ormai un bersaglio e questo, francamente, è inaccettabile. Il mio grazie va anche alle forze dell’ordine che sono al nostro fianco”. Il commissario Straordinario ha rivolto il suo personale ringraziamento a tutti i dipendenti che, nonostante l’accaduto, non hanno mollato un secondo, continuando a lavorare fino allo smonto turno per garantire assistenza ai pazienti.
“La nostra – conclude – è una battaglia di civiltà, ma non è una battaglia solo di Napoli o dei Napoletani, è una battaglia che riguarda tutti”.
Sull’episodio sono in corso le indagini dei carabinieri della Compagnia Napoli Centro. La vittima, V.R., che ha precedenti per reati contro il patrimonio, è ricoverata con fratture al femore e alla gamba sinistra presso l’Unità Operativa Complessa di Ortopedia. Le sue condizioni non sono gravi.
L’ORDINE DEI MEDICI – “Voglio esprimere solidarietà ai colleghi che questa notte hanno vissuto momenti di paura mentre erano impegnati a fare il proprio lavoro”. Così Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, commenta quanto avvenuto stanotte. “Un episodio, quello vissuto al Pellegrini, che deve essere stigmatizzato con decisione e che deve vedere una forte risposta da parte delle più alte cariche dello Stato, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tra aggressioni e intimidazioni, si lavora ormai in condizioni proibitive”.