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Camorra spietata, uomo dei Mazzarella trucidato in strada. I proiettili feriscono innocente

Un morto e un ferito per errore. Questo il bilancio di un agguato di camorra avvenuto nel tardo pomeriggio di martedì a Napoli. I killer, probabilmente a bordo di uno scooter di grossa cilindrata, sono entrati in azione poco prima delle 19, quando il corso San Giovanni, nell’omonimo quartiere alla periferia est di Napoli, è trafficato e pieno di persone in strada.

Numerosi i colpi colpi d’arma da fuoco contro Salvatore Soropago (nella foto in basso), 37 anni, che si trovava all’altezza di uno stabile adiacente a un “Compro Oro” e a pochi passi dalla chiesa di San Giovanni Battista. Un’esecuzione spietata contro un uomo con precedenti per furto e rapina ma ritenuto dagli investigatori organico al clan Mazzarella che nella zona est di Napoli, con l’appoggio delle famiglie D’Amico e Silenzio, sta portando avanti una guerra per il controllo degli affari illeciti contro i rivali dei Rinaldi-Reale-Formicola.

Il luogo dove è avvenuto l’agguato. Nel riquadro la vittima

Un agguato che non ha lasciato scampo a Soropago, morto mentre alcune persone tentavano disperatamente di portarlo al vicino pronto soccorso dell’ospedale Loreto Mare, e che stava per provocare l’ennesima vittima innocente così come è già accaduto la notte di Capodanno scorsa, quando un ragazzino di 12 anni, durante una stesa, venne raggiunto da un proiettile al piede mentre stava affacciato a un balcone.

G.U., un ragazzo di 21 anni, incensurato, è stato raggiunto dai proiettili a due dita della mano ed è stato sottoposto a un intervento chirurgico. I poliziotti lo ascolteranno nelle prossime ore per ricostruire la dinamica di un agguato che ha tutti i crismi del regolamento di conti tra clan rivali.

Indagini in corso da parte degli agenti della Squadra Mobile di Napoli diretti dal primo dirigente Luigi Rinella. L’omicidio rientra in una faida combattuta principalmente a colpi di stese e raid incendiari.

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Appena una settimana fa, mentre a Secondigliano si consumava un omicidio a distanza di oltre un anno, a San Giovanni a Teduccio un sicario con il volto coperto da casco integrale ha fatto irruzione in una sala scommesse di via Ammiraglio Aubry sparando agli arti inferiori contro un un 28enne e un 47enne.

L’ultimo agguato mortale a San Giovanni risale allo scorso 22 gennaio quando Annamaria Palmieri fu ammazzataAd ammazzare “Anna Nino D’Angelo“, sarebbero stati i sentimenti. Quelli che come una forza incontrollabile smuovono e cambiano gli eventi: amore, odio, passione e tradimento. Da quel momento solo stese nel territorio che sarebbe conteso da sei famiglie divise in due schieramenti. Da una parte lo storico clan Mazzarella, alleato con i Silenzio e il sodalizio dei Gennarella. Dall’altra il solito asse formato dai RinaldiRealeFormicola. Proprio perché ci troviamo di fronte ad un contesto incandescente e pronto ad esplodere da un momento all’altro, l’allerta delle forze dell’ordine è ai massimi livelli.