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Rione Sanità, preso il boss Salvatore Savarese: tradito da un raid d’onore

In manette anche due presunti affiliati al clan

Ha 65 anni ed è salito agli onori delle cronache nazionali per aver trascorso l’ora d’aria in carcere con Totò Riina.

Salvatore Savarese, detto appunto “il Padrino“, è stato arrestato nelle prime ore del mattino del 19 luglio. Nella sua abitazione in via dei Cristallini, nel Rione Sanità, si sono presentati i carabinieri della Compagna Stella che gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea. Oltre a Savarese sono finiti in carcere anche altri due presunti affiliati al suo clan.

A tradire il boss del Rione Sanità, alleato del clan Sequino e in lotta contro i Vastarella, è stato un raid d’onore realizzato in prima persona in un bar del suo Rione. Nel mirino una famiglia che non aveva gradito l’intervento del clan nella risoluzione di una vicenda privata.

Gli elementi di prova a carico degli indagati sono stati acquisiti grazie a una articolata attività di indagine avviata a seguito del danneggiamento aggravato del bar Romeo, nel Borgo dei Vergini, gestito dall’omonima famiglia.

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Le serrate indagini, effettuate anche grazie all’ausilio di sistemi di videosorveglianza pubblici e privati e a comparazione effettuata dal Racis di Roma (Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche) tra riprese del fatto e altre effettuate successivamente, hanno consentito sia di documentare le fasi del raid, avvenuto nel primo pomeriggio del primo giugno 2018, che di identificare i partecipanti.

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Il movente sarebbe da ricondurre a uno scontro verbale tra un esponente dei Savarese ed un parente della vittima che non aveva gradito l’intervento della “famiglia” nella risoluzione di una vicenda privata, non riconoscendo in tal modo la caratura criminale dello storico clan della Sanità.

Di qui l’immediata reazione da parte dei Savarese che in sei, compreso il capo clan Salvatore, a bordo di tre scooter e armati con una pistola hanno raggiunto il locale danneggiandolo e poi costretto gli esercenti alla chiusura anticipata.

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