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“La Cella Zero”, lo scempio delle carceri a teatro

VocediNapoli.it ha intervistato gli autori, il regista e gli attori protagonisti di questo spettacolo. È una denuncia degli orrori nei penitenziari

Lo spettacolo è terminato con una dedica: “Come sempre vogliamo dedicare questo spettacolo a tutti i corpi delle forze dell’ordine, agenti penitenziari compresi. A tutti coloro che indossano con dignità una divisa e che compiono il loro dovere nel rispetto delle istituzioni“.

Siamo al teatro Maria Aprea di Volla, tra circa 40 minuti avrà inizio lo spettacolo. Dalla sala si sentono gli attori che stanno facendo le ultime prove prima di entrare in scena. Pietro Ioia, autore del libro da cui è tratto “La Cella Zero” ci ha accolto e accompagnato sotto il palcoscenico. È qui che abbiamo incontrato l’autore Antonio Mocciola, il regista Vincenzo Borrelli (anche interprete) e gli attori Ivan BoragineMarina Billwiller Diego Sommaripa.

Una scenografia essenziale, una scrivania per gli interrogatori, due celle e un gioco di luci e di suoni che hanno ben trasmesso il dramma di un carcere. La storia è veramente accaduta ed è tutta narrata all’interno del libro scritto da Ioia. Una tragedia che però è terminata in modo positivo attraverso la redenzione e la “rinascita” del suo protagonista.

Ioia, infatti, è un ex detenuto che ha denunciato le violenze subite all’interno della maledetta Cella Zero, un luogo oscuro del carcere di Poggioreale dove i reclusi erano costretti a subire violenze psicologiche e fisiche. Questa cella è stato il simbolo di un sistema che non funziona. La Costituzione all’articolo 27 afferma che la pena deve essere educativa, non deve consistere in pene disumane e degradanti e deve avere l’obiettivo di reinserire il detenuto in società.

Purtroppo, spesso, all’interno dei penitenziari italiani avviene l’esatto contrario, così ai detenuti oltre che la libertà è stata anche tolta la dignità. Il carcere si è trasformato in un luogo chiuso ed estraneo alla società, dove lo Stato sta operando una sua “vendetta” nei confronti di chi ha sbagliato e deve pagare il suo conto con la giustizia. E poi, il rapporto tra i detenuti, il ruolo delle mogli, donne forti che aspettano la libertà del proprio marito e che per stargli vicino, subiscono anni di umiliazioni e fatiche anche solo per un colloquio.

Ioia ha interpretato il ruolo del (suo) carnefice. Un agente della polizia penitenziaria che ha rappresentato un incubo per i detenuti. Ma si è trattato di un personaggio che ad un certo punto ha tirato fuori tutta la sua umanità. “La mia condizione è come quella di un ergastolano. Un fine pena mai“, ha urlato il violento aguzzino. Ed è vero, il sistema carceri in Italia sta rappresentando una vera emergenza per tutta la comunità penitenziaria, agenti compresi.

Il corpo della polizia penitenziaria è costretta a lavorare in perenne emergenza, in strutture carenti, con scarse risorse e con un costante sovraffollamento delle carceri. Queste ultimi sono come un candelotto di dinamite pronto ad esplodere. Il libro e lo spettacolo “La Cella Zero” hanno rappresentano una denuncia, un grido per non lasciare che tutto questo cada nell’indifferenza.

Intanto l’autorità giudiziaria ha avviato un processo dove 12 indagati sono ritenuti i presunti responsabili di violenze e torture ai danni dei detenuti. Ci auguriamo che la verità venga a galla affinché venga resa giustizia alle vittime e quegli agenti che appunto “indossano con dignità una divisa e che compiono il loro dovere nel rispetto delle istituzioni“.

L’INTERVISTA DI VOCEDINAPOLI.IT AGLI AUTORI E AL CAST:

La "Cella Zero", lo scempio delle carceri a teatro

"La Cella Zero", lo scempio delle carceri a teatro
Foto di Giulio Pollica
"La Cella Zero", lo scempio delle carceri a teatro
Foto di Giulio Pollica
"La Cella Zero", lo scempio delle carceri a teatro
Foto di Giulio Pollica
"La Cella Zero", lo scempio delle carceri a teatro
Foto di Giulio Pollica
"La Cella Zero", lo scempio delle carceri a teatro
Foto di Giulio Pollica
"La Cella Zero", lo scempio delle carceri a teatro
Foto di Giulio Pollica
"La Cella Zero", lo scempio delle carceri a teatro
Foto di Giulio Pollica
"La Cella Zero", lo scempio delle carceri a teatro
Foto di Giulio Pollica

di Andrea Aversa e Ciro Cuozzo