Sicari in fuga nelle campagne di Casandrino. Due le piste seguite dagli investigatori: scontro Puca
Giravano in strada in sella a una motocicletta armati di una mitraglietta e di una pistola con il colpo in canna. E’ stato solo grazie all’intervento tempestivo dei carabinieri che è stato evitato un possibile agguato di camorra o un raid intimidatorio nei comuni a nord di Napoli, Sant’Antimo, Casandrino, Grumo Nevano, dove nelle ultime settimane sono altissime le fibrillazioni registrate tra clan in lotta per il controllo degli affari illeciti.
A notare i due malviventi sono stati i carabinieri della stazione di Grumo Nevano durante un servizio di controllo del territorio effettuato nella notte tra mercoledì e giovedì. I due erano in sella a una Ducati 1100 e stavano percorrendo via Giovanni Falcone a Casandrino. Ad insospettire i militari è stata la targa parzialmente coperta con del nastro adesivo e il volto del guidatore, coperto da passamontagna (il passeggero invece viaggiava a viso scoperto). Nonostante l’alt intimato più volte, i due si sono dati alla fuga svoltando in via Armando Diaz e successivamente in viale della Repubblica, una stradina senza sbocchi dove, probabilmente a causa della velocità sostenuta, hanno perso il controllo della modo finendo contro un muro.
Dopo la collisione i due sono riusciti a far perdere le tracce fuggendo per le campagne circostanti lasciando però a terra, vicino alla moto, una mitraglietta con 6 cartucce nel caricatore e una pistola semiautomatica calibro 9 con matricola abrasa, il colpo in canna e 14 cartucce nel caricatore. Dagli accertamenti successivi la motocicletta è risultata rubata lo scorso 8 aprile scorso. Sul posto è intervenuta la sezione rilievi tecnici del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna.
Proseguono le indagini per identificare i due uomini in fuga con ricerche e perquisizioni a carico di soggetti d’interesse operativo della zona che si estende tra Casandrino, Sant’Antimo e Grumo Nevano. Le armi sono state sequestrate e inviate al Ris di Roma per accertamenti dattiloscopici e balistici utili a verificare il loro eventuale utilizzo in fatti di sangue o raid intimidatori perpetrati negli ultimi tempi sul territorio circostante.
Le fibrillazioni sono state registrate sia nel vicino comune di Sant’Antimo, dove a “suon” di bombe i clan Ranucci e Puca si stanno lanciando messaggi non proprio pacifici, che nei comuni a ridosso di Afragola (Casandrino, Arzano, Casalnuovo, Grumo Nevano, Frattamaggiore) dove dopo il declino del clan Moccia è in corso una faida tra gruppi emergenti che ha già provocato diversi morti ammazzati negli ultimi mesi.