Colpo di scena nel caso dell’omicidio di Vincenzo Ruggiero, dopo un mese dal suo arresto, sono state rese note alcune confessioni di Francesco De Turris, inserite nell’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti. Il complice di Ciro Guarente ha raccontato alcuni retroscena che potrebbero aggravare la posizione del militare.
De Turris, accusato di aver fornito l’arma a Guarente con la quale ha ammazzato Vincenzo, ha detto che l’ex militare due anni fa gli avrebbe chiesto aiuto per uccidere la sua fidanzata Heven:
“Due anni fa Ciro Guarente mi confessò di voler uccidere la sua fidanzata Heven. Mi chiese se conoscessi qualcuno al quale commissionare il delitto. Io gli dissi che occorrevano 40mila euro, ma lui non accettò perché era un importo che non poteva sostenere“.
Volontà omicida a cui poi avrebbe desistito.
Dopo due anni ha ammazzato Vincenzo Ruggiero e disfarsi del cadavere facendolo a pezzi e murandolo all’interno di un garage a Ponticelli:
“A luglio di quest’anno, mi disse: tutto a posto, l’ho fatto, l’ho ucciso successivamente mi confidò che aveva comprato da un grosso ferramenta che si trova a Poggioreale, una sega e un’ascia perché doveva tagliare il cadavere“.
Confessioni, quelle di De Turris che sono al vaglio degli inquirenti, sebbene il reato imputato ai due resta comunque gravissimo. Intanto Ciro Guarente è stato trasferito nuovamente nel carcere di Matera a seguito di alcuni problemi verificatisi all’interno della casa circondariale di Poggioreale, dove è detenuto anche il padre di Vincenzo Ruggiero.