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“Insigne disonora la dieci”, la Gazzetta fa marcia indietro dopo le polemiche

“Disonora la dieci”. Fa marcia indietro Sebastiano Vernazza, il giornalista della Gazzetta dello Sport che dopo la debacle dell’Italia al Santiago Bernabeu contro la Spagna (3-0 per le furie rosse) ha declassato prestazione e morale di Lorenzo Insigne con un giudizio decisamente severo e dalle memoria corta, basti pensare che la maglia numero 10 è stata indossata di recente anche, con tutto il rispetto, dall’italo-brasiliano Thiago Motta.

Su Twitter il giornalista del principale quotidiano sportivo nazionale ritratta quanto scritto 24 ore prime e dà ragione a chi ha criticato le sue parole: “Mi avete convito: “disonora la 10″ è un’espressione troppo forte. Anche perché, come ho scritto, non è stata tutta colpa di #Insigne. Anzi”. Un giudizio quello di Vernazza che ha tenuto poco in considerazione l’incauto modulo tattico adottato dal selezionatore Giampiero Ventura. L’ex allenatore del Torino si è reso protagonista di un autentico harakiri, schierando due prime punte come Immobile e Belotti supportati sulle fasce da Insgine e Candreva. Una decisione che ha regalato di fatto il centrocampo alla Spagna con i soli De Rossi e Verratti nella morsa di gente come Iniesta, Busquets e Isco.

Decisione che ha ridimensionato non di poco l’apporto di Insigne, considerato insieme a Verratti il giocatore italiano del momento. Il “24” del Napoli è stato poco cercato dai compagni di squadra e mai nel vivo del gioco tanto da meritare un duro giudizio sulla Gazzetta dello Sport. “Ala sinistra a scomparsa, nel senso che per lunghi tratti si smarrisce nel bosco della sua fascia e nessuno riesce a trovarlo. Lontano da Napoli, anzi dal Napoli di Sarri, non ‘joga bonito’. Disonora la 10, ma non è tutta colpa sua”. Ventiquattr’ore dopo Vernazza ci ha ripensato convinto dalla raffica di messaggi ricevuti sul popolare social network.