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Lungomare Napoli, rubano una borsa poi aggrediscono poliziotti: presi due immigrati

Attimi di panico si sono vissuti venerdì sera su lungomare di Napoli dove due immigrati hanno aggredito i poliziotti dopo aver rubato (e restituito) la borsa a una ragazza. Gli agenti dell’Ufficio di Prevenzione Generale, diretti dal primo dirigente Michele Spina, hanno arrestato il 18enne algerino Saihiya Ayoub ed il 34enne magrebino Cheqqhoui Said responsabili dei reati di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

I FATTI – In via Chiatamone gli agenti sono stati avvicinati da una coppia di fidanzati, entrambi italiani, i quali, evidentemente scossi, hanno riferito che poco prima, mentre si intrattenevano lungo via Partenope, seduti sulla ringhiera lato mare all’altezza dei ristoranti, venivano avvicinati da un giovane uomo, probabilmente nordafricano, che approfittando di una loro distrazione, si impossessava della borsa della donna, allontanandosi rapidamente.

Il fidanzato della vittima lo ha subito rincorso rintracciandolo insieme ad altro cittadino straniero che lo invitava a consegnare la borsa appena rubata. Consiglio seguito dal giovane che senza aprire la borsa l’ha restituita allontanandosi, poi, in direzione di Piazza Vittoria.

Gli agenti, raccolte le informazioni e le descrizioni da parte delle vittime, hanno intrapreso un’attività di rintraccio che ha dato esito positivo proprio in via Chiatamone.
Non appena ai due cittadini stranieri è stato intimato l’Alt, si sono dati alla fuga in direzione opposta ma, entrambi, sono stati raggiunti dai poliziotti.

I giovani stranieri si sono ribellati al controllo, aggredendo anche gli agenti che hanno dovuto, poi, ricorrere alle cure mediche. Entrambi sono stati identificati e riconosciuti dalle vittime che hanno assistito all’azione dei poliziotti, ed hanno provveduto a denunciare, presso gli uffici di polizia, il giovane algerino quale autore del furto.

Contattata l’Autorità giudiziaria i due stranieri sono stati arrestati per resistenza e lesioni a pubblico Ufficiale ed associati presso le camere di sicurezza della Questura in attesa della sottoposizione al giudizio per rito direttissimo.