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Omicidio Sabatino, la Procura ha chiesto 27 anni di carcere per il killer Cutarelli

Prima una colluttazione, poi gli sguardi che si incrociano e la vittima che riconosce il suo carnefice, “Proprio tu“. Queste le parole pronunciate da Francesco Sabatino quando ha visto il cugino Luigi Cutarelli sferrargli la prima coltellata, poi un’altra e un’altra ancora, in totale 25 colpi, uno dopo l’altro. Una violenza inaudita quella del giovane killer già condannato in primo grado ad un ergastolo, per l’omicidio del boss della Sanità Pietro ‘Pierino Esposito, e in attesa delle sentenze per le morti di Pasquale Izzi e il giovane Genni Cesarano.

Francesco Sabatino è stato ucciso nel 2013 e il suo corpo è stato trovato ad ottobre dello stesso anno, in una zona abbandonata di Chiaiano (sulla salita del Frullone, direzione Policlinico). Le forze dell’ordine hanno individuato un cadavere irriconoscibile, sia per lo stato avanzato di decomposizione, che per le ferite che riportava persino al volto. Alcuni tatuaggi, i brandelli dei vestiti e l’esame del Dna hanno permesso il riconoscimento della salma: si trattava proprio del figlio del boss pentito Ettore Sabatino.

Omicidio Sabatino, la Procura ha chiesto 27 anni di carcere per il killer Cutarelli
Da sinistra Carlo Lo Russo, Francesco Sabatino, Luigi Cutarelli

L’intera vicenda è stata chiarita proprio dal boss dei Capitoni Carlo Lo Russo, oggi collaboratore di giustizia, che ha raccontato agli inquirenti l’orrendo omicidio di cui CutarelliBuono sarebbero colpevoli. “Sabatino non voleva morire, per questo l’hanno colpito con numerose coltellate“, questo uno degli agghiaccianti dettagli di quel delitto. Gli investigatori, alla luce dei fatti raccontati da Lo Russo, hanno escluso che l’assassinio sia stato commesso perché Sabatinoè figlio di un pentito. È morto perché aveva delle mire scissionistiche“. Insomma a decretare la fine di Francesco non sarebbe stata la scelta del padre Ettore ma il fatto di voler approfittare della debolezza dei Capitoni per estendere il proprio potere sul quartiere Miano.

Sempre nel mese di ottobre, ma del 2016, è stato ammazzato in un agguato Domenico Sabatino, fratello di Francesco. Il padre di entrambi, Ettore, era presente in aula quando il Pm Henry John Woodcock ha fatto la sua richiesta. Scortato da due uomini della polizia giudiziaria ha ascoltato tutto, compresa la storia raccontata da Carlo Lo Russo. Il suo sguardo non ha lasciato trapelare cosa potesse essergli passato per la testa in quel momento.