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Inchiesta Consip, il pm Woodcock indagato per violazione del segreto d’ufficio

Henry John Woodcock è indagato dalla procura di Roma, guidata da Giuseppe Pignatone, per violazione del segreto d’ufficio nell’inchiesta Consip che ha portato in carcere l’imprenditore napoletano Alfredo Romeo.

Il magistrato anglo-italiano, in servizio alla procura di Napoli, ha avviato per primo l’inchiesta sulla centrale di acquisto della pubblica amministrazione poi passata per competenza alla procura di Roma. Woodcock, secondo le ricostruzioni del procuratore aggiunto Paolo Ielo e del pm Mario Palazzi, sarebbe uno degli artefici di quella fuga di notizie che portò il Fatto Quotidiano a dicembre scorso a rivelare le indagini a carico del ministro dello Sport Luca Lotti e del comandante generale dell’Arma Tullio Del Sette.

Dopo il colonnello Alessandro Sessa, vice comandante del nucleo operativo ecologico (NOE) dei carabinieri, indagato dalla procura di Roma per depistaggio per aver di fatto dichiarato circostanze inesatte quando lo scorso maggio fu sentito come «persona informata sui fatti» dai magistrati romani, si arricchisce di un nuovo capitolo l’inchiesta Consip che lo scorso 1 marzo ha portato all’arresto dell’imprenditore napoletano Alfredo Romeo per corruzione e ha visto finire sotto indagine anche Tiziano Renzi, papà dell’ex Premier Matteo, coinvolto dal capitano del Noe Giampaolo Scafarto “grazie” a una falsa intercettazione.