Il caso delle Primarie PD a Ercolano sta generando una lunga polemica, soprattutto nelle frange dell’opposizione. I presunti brogli, documentati da un noto quotidiano online, che hanno riportato la testimonianza di un migrante, che ha detto di essere stato spinto a votare, era chiaro che attirassero l’attenzione non solo mediatica, ma anche di altri esponenti politici.
E mentre la Procura di Napoli ha deciso di aprire un fascicolo sulla questione, per raccogliere materiale e vedere se ci sono i presupposti per avviare un’indagine, Luigi De Magistris ha subito commentato la vicenda. Da un lato ha espresso tutto il suo apprezzamento verso le persone che hanno votato onestamente, dando espressione di una grande partecipazione democratica:
“Nel Pd c’è chi lavora in modo assolutamente antitetico a quella questione morale che spesso declamano a chiacchierare e non con i fatti. Esprimo apprezzamento per le centinaia di migliaia di persone che sono andate a votare in modo corretto. Ogni partecipazione democratica sia online, siano primarie o nei seggi è bella ma non quando viene inquinata“.
Dall’altro ha spiegato che secondo lui quello delle Primarie ad Ercolano non è un caso isolato, visti i precedenti verificatisi in altre occasioni di voto del Partito Democratico:
“E’ la terza volta che si verificano in occasione delle primarie del Pd a Napoli e a questo punto non si può dire che siano pochi gli episodi. Sono fatti ancora più gravi perché sono stati utilizzati degli immigrati. A questo punto per le cose accadute nel Pd negli ultimi tempi, ho il legittimo sospetto che non sia un caso isolato“.
De Magistris, poi, non ha perso occasione per ironizzare anche sulla vicenda, mandando quella che può essere letta come una vera e propria “frecciatina” a Matteo Renzi, con cui non ha mai avuto un rapporto idilliaco, proprio perché da sempre contrario alla decisione dell’ex premier di commissariare Bagnoli. Così adesso si è voluto proporre lui come commissario del PD:
“Visto che Renzi ama i commissariamenti ci proponiamo per fare i commissari“.