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Quartieri Spagnoli, svolta nelle indagini per l’omicidio Terraciano: arrestati i colpevoli

Non solo il fratello Salvatore Terraciano detto ‘o Nirone aveva deciso di diventare collaboratore di giustizia nel 2006. Non solo voleva mettersi in proprio, gestendo autonomamente un giro di attività illecite incentrate sul racket, l’usura e l’importazione di cocaina e prodotti contraffatti. Francesco Terraciano aveva persino rifiutato il suo aiuto al boss dei Quartieri Spagnoli appena uscito di galera. Perché Marco Mariano voleva tornare al suo posto, sedere di nuovo sul trono di quel regno fatto di vicoli e stradine che si incrociano e inerpicano a ridosso di via Toledo, via Chiaia e il corso Vittorio Emanuele.

Così nel 2010 arriva la tragica decisione, Francesco Terraciano deve morire. Un esempio per tutti coloro che avrebbero voluto sfidare l’autorità e il potere dei Picuozzi, storica famiglia egemone di quel territorio che va dal quartiere San FerdinandoMontecalvario. L’omicidio però necessita dell’autorizzazione del clan alleato, gli Elia del Palonetto di Santa Lucia. Questi ultimi non si oppongono agli storici “amici” e lasciano campo libero all’iniziativa dei Mariano.

Quartieri Spagnoli, svolta nelle indagini per l'omicidio Terraciano: arrestati i colpevoli
Da sinistra: Marco Mariano, Emanuela Terraciano e Antonio Elia

Così il 20 settembre 2010 si consuma l’agguato in piazza dei Francesi (a ridosso del teatro Mercadante): i killer arrivano in sella ad uno scooter e colpiscono a morte Francesco Terraciano con alcuni colpi d’arma da fuoco. Oggi, dopo 7 anni, la squadra mobile di Napoli (su direttiva del tribunale e della Dda – Direzione Distrettuale Antimafia) ha individuato i colpevoli di quell’omicidio. Si tratta di Gennaro Fittipaldi (oggi deceduto), Eduardo De Crescenzo e Arcangelo Trongone. I primi due sono ritenuti i responsabili materiali del raid, il terzo essendo un profondo conoscitore della zona ha supportato strategicamente il commando di morte. Trongone è stato poi scarcerato dal Tribunale del riesame poiché i giudici non hanno considerato come attendibili le dichiarazioni del boss pentito Marco Mariano.

Il clan Terraciano è egemone della zona denominata delle Chianche, a ridosso di piazza Carità. L’organizzazione criminale è sempre stata alleata dei Mariano e dell’Alleanza di Secondigliano. Gli equilibri sono cambiati quando i Picuozzi sono stati coinvolti nella cruenta faida contro il sodalizio dei De Biase, guerra che ha insanguinato i Quartieri Spagnoli tra gli anni ’90 e 2000. Salvatore Terraciano, storico boss è deceduto nel novembre del 2016 dopo una lunga malattia. Al posto di ‘o Nirone le attività dell’organizzazione criminale sono state gestite dal genero Daniele Bellisomi marito di Emanuela Terraciano figlia del boss e condannata per un omicidio commesso nel 2008.

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