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Sesso in ospedale: “Rapporti in bagno per 50 euro”. Ma la direzione smentisce tutto

Dopo le clamorose foto che hanno riguardato i bagni dell’ospedale Loreto Mare di Napoli, dove è stata scoperta una vera e propria stanza del sesso con tanto di materassino, preservativi usati e reggiseno, arrivano nuove rivelazioni che mettono in imbarazzo la sanità campana.

Un presunto giro di prostituzione all’interno dell’ospedale di Caserta è stato denunciato dai Verdi e dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. “Aver denunciato la presunta parentopoli nella sanità campana attraverso le assunzioni fatte dalle agenzie interinali ci ha fatto diventare una sorta di sportello a cui inviare denunce e segnalazioni e, negli ultimi giorni, ne sono arrivate diverse che raccontano di uno squallido giro di prostituzione che coinvolgerebbe alcune infermiere dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta”.
Queste le parole di Borrelli, componente della Commissione Sanità, durante la trasmissione “La radiazza” di Gianni Simioli. In diretta è poi intervenuto un ascoltatore che ha confermato l’esistenza di una vera e propria organizzazione.

“Il radioascoltatore ha raccontato di essere stato adescato con la scusa di un caffè che si è poi trasformato in un rapporto sessuale consumato in un bagno del reparto al costo di 50 euro” ha continuato Borrelli aggiungendo che “la prostituzione avverrebbe in alcuni ambulatori che, di notte, sono chiusi, ma anche nelle scale di emergenza che non sono frequentate, soprattutto nelle ore notturne”.

Parole e fatti pesanti che però sono stati categoricamente smentiti dalla direzione dell’ospedale di Caserta. “I reparti sono chiusi. Vale a dire che nessuno può avere accesso se non citofonando e dando nome e cognome. Nessun estraneo può circolare in corsia”  precisano. “Abbiamo sistemi di videosorveglianza. Ragion per cui tutto quello che avviene in reparto e fuori viene monitorato” aggiungono.