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Movida di Chiaia, ai baretti già è scomparso l’imponente servizio d’ordine

Nessuna camionetta dell’esercito e nessun carabiniere, poliziotto, militare o vigile urbano che passeggia in tenuta da guerra tra via Bisignano, via Belledonne, via Ferrigni e via Fiorelli: il quadrilatero della movida dei baretti, storica destinazione dei giovani napoletani durante il fine settimana. Sabato 29 aprile mi trovo nel quartiere Chiaia dove le polemiche tra i residenti e i gestori dei locali sono senza fine ed è stato approvato un piano sicurezza che ha messo d’accordo il Comune e la Prefettura.

L’operazione Strade Sicure vede protagonista l’azione congiunta delle varie forze dell’ordine con il supporto della polizia municipale e dell’esercito. Nel mirino, oltre alle stradine del quartiere bene di Napoli, anche il lungomare più bello del mondo. Questi provvedimenti, classificati come da Alto Impatto, hanno l’obiettivo di salvaguardare i cittadini dalle azioni criminali delle baby gang, fenomeno sicuramente da arginare e che richiede una soluzione.

Movida di Chiaia, ai baretti già è scomparso l'imponente servizio d'ordine

La goccia che ha fatto traboccare il vaso si è verificata la notte di sabato 22 aprile. Tra i famosi baretti c’è stata una violenta lite tra babygang culminata con una sparatoria. Così venerdì 28, per le strade di Chiaia, c’è stato un dispiegarsi di forze dell’ordine manco fossimo stati in clima di guerra. L’evento che ha visto (oltre a militari e poliziotti a passeggio) camionette e volanti sostare tra gli incroci delle strade incriminate, è stato ripreso in pompa magna dalle principali testate giornalistiche locali. Foto che hanno mostrato agenti con sguardi severi, espressioni truci e passo militare che si aggiravano per i vicoletti della movida ancora privi di quella folla selvaggia e tanto pericolosa.

Neanche 24 ore dopo mi sarei aspettato di vedere la stessa situazione, invece sono rimasto deluso, o meglio sorpreso. Niente, nulla, manco una divisa o un posto di blocco. Dalle foto che ho scattato è tutto molto chiaro: la presenza delle forze dell’ordine era diventata un’assenza. Quest’ultima era “addolcita” dal solito presidio, questa volta lasciato di competenza alla polizia municipale, che sostava con un’auto alla fine di via Bisignano. La sorpresa sinceramente è durata poco, perché Napoli è una città straordinaria che non smette mai di stupire ma che allo stesso tempo ci ha abituati a situazioni del genere.

Così sulla via del ritorno imbocco via Belledonne e finalmente li vedo. Eccoli, proprio di fronte a me e in mezzo alla strada: una volante ferma davanti ad una famosa pizzetteria e dietro di lei una camionetta dei vigili urbani. Una gran comodità vista la larghezza della strada… Infatti, tutti i passanti per passeggiare dovevano districarsi tra la folla e le due vetture. Poi all’improvviso, sono sbucati una decina di carabinieri, proprio di quelli ripresi sulle foto dei giornali usciti venerdì. Quindi tornando a casa mi sono detto: “Se dovesse succedere qualcosa adesso, da mezzanotte fino alle 3 del mattino, siamo protetti. Meno male che prima non è accaduto nulla“.

Poi il giorno dopo, la domenica, ho letto un po’ le notizie del giorno e tra quelle principali c’era quella che raccontava di un ragazzo accoltellato proprio sul lungomare di Napoli. Mi sono dato un pizzicotto pensando che magari stessi dormendo e che quello fosse solo un incubo, così come sarebbe stato un sogno tutta la serata precedente. Invece no, purtroppo ero sveglio e il pizzicotto mi ha fatto anche molto male lasciandomi il segno.