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Napoli, il fenomeno della baby criminalità che spaventa la città

Brutto week end per Napoli, i dati legati alla baby criminalità cittadina sono allarmanti. Ben due gli episodi di violenza che ci sono stati nel cuore della città sabato notte. A poche ore, se non addirittura contemporaneamente, le forze dell’ordine sono dovute intervenire due volte per sedare la furia di alcuni ragazzini. Sul lungomare in via Partenope si è scatenata una mega rissa tra baby gang, in cui un giovane è rimasto ferito. Intanto nella zona della movida, ai baretti di Chiaia, un 19enne è stato sparato.

Napoli, il fenomeno della baby criminalità che spaventa la città

A preoccupare è il fatto che questi episodi non sono isolati, tutt’altro. Sono sempre di più le denunce di violenze di ogni genere tra ragazzini, che il sabato sera riempiono le strade e le zone della movida. Troppo spesso si verificano risse furiose, in cui spuntano coltelli e alcune volte anche pistole. Spedizioni punitive ai danni di chi ha osato fare uno “sgarro” al giovane sbagliato. Rapine con armi contundenti, contro qualche malaugurato che ha la sfortuna di imbattersi in motorini che sfrecciano a tutta velocità nel centro della città. A preoccupare è il fatto che a commettere questi atti sono minorenni, che a stento arrivano ai 16 anni, che nonostante la piccola età, agiscono già come dei veri e propri criminali, emulandone i tratti peggiori, l’arroganza, la prepotenza e la sicurezza di essere invincibili. A preoccupare è l’incoscienza che c’è dietro queste azioni criminali, i cui protagonisti sono spietati senza alcuno scrupolo, che a volte aggrediscono i loro coetanei per puro spirito di divertimento, delle vere e proprie mine vaganti.

Il fenomeno della baby criminalità è così tanto radicato a Napoli, così come in altri territori, che deve essere assolutamente affrontato, arginato e debellato. L’impresa è complicata, bisognerebbe pensare a interventi educativi nelle scuole, dove insegnare le regole e un maggior senso civico, ma probabilmente alcuni di questi ragazzi non frequentano più le lezioni. Aumentare il controllo sul territorio, così da bloccare le azioni sul nascere ed impedire risse, rapine e atri generi di violenza. Osservare più da vicino questi fenomeni, così da poter comprendere la strada migliore per combatterli. Non bisogna lasciare nulla d’intentato, Governo e istituzioni locali devono cooperare affinché s’intraveda una speranza, affinché si una soluzione, perché il futuro di una città sono i suoi giovani e se gran parte dei nostri ragazzi sono così, come si dice a Napoli “Stiamo inguaiati“.