Luigi De Magistris si è reso protagonista di un nuovo attacco contro il Governo. Durante un dibattito, tenutosi martedì pomeriggio a Portici, sulle ragioni del “No” al Referendum Costituzionale, ha rilasciato alcune dichiarazioni, che seppur non in modo diretto, sono l’ennesimo punto di rottura contro il Premier Matteo Renzi.
Il sindaco che è, ormai, conosciuto per i suoi modi diretti, durante i dibattiti non è uno che le manda a dire. Anzi, abbandonando qualsiasi tipo di “etichetta istituzionale”, è famoso per i suoi attacchi al Governo centrale e dunque, per vie traverse a Renzi. Difficile dimenticare l’intervento di De Magistris contro il Premier Renzi durante un comizio elettorale. In quell’occasione, trasportato dall’enfasi, si lasciò andare ad un commento non troppo elegante.
Durante l’ultimo dibattito a cui ha partecipato, Luigi De Magistris è tornato a parlare della posizione di Napoli rispetto al Governo centrale, ha ribadito di essersi stancato di amministrare la città senza soldi e che è arrivato il momento di mobilitarsi.
“E’compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono l’uguaglianza giuridica e sociale. (…) Noi stiamo provando a rimuovere gli ostacoli con una grande lotta sociale, lotta popolare e democratica. In questi anni oligarchie di tecnocrati, affaristi e mafiosi di Stato, stanno opprimendo la democrazia del nostro paese (…). Forse è venuto il momento per rilanciare la lotta politica finale. Rimuoviamo gli ostacoli, che consentano alla gente senza potere, finalmente di contare in questo paese. (…) E’ arrivato il momento di riprenderci quello che è nostro“.
Il sindaco ha continuato il suo discorso, con toni sempre più accesi, alternati da espressioni dialettali, che hanno risvegliato il pubblico presente:
“Io da napoletano e da meridionale, governare altri 5 anni senza soldi, dopo quello che si sono presi dal 1861 in poi, vi devo dire la verità, mi sono scocciato. Quindi o ce li date o veniamo a prenderceli“.
Un tono minaccioso quello utilizzato da Luigi De Magistris, che sicuramente non gioverà ai rapporti già tesi con il Governo. A queste dichiarazioni, poi, si aggiunge la partecipazione del sindaco di Napoli alla manifestazione non autorizzata dalla Questura di Roma, che si terrà nella giornata di venerdì sotto Palazzo Chigi, contro il commissariamento di Bagnoli. Il corteo è organizzato dal gruppo “Dema” e il primo cittadino ha scelto di partecipare in prima linea. Scelta che aggraverà ulteriormente le relazioni tra l’ex magistrato arancione e il Premier.