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Campania, sanità: sprecati 16 milioni per incarichi in esubero

I militari della Guardia di Finanza hanno notificato a numerosi dirigenti delle aziende sanitarie, ospedaliere ed universitarie campane, provvedimenti giudiziari emessi dalla Corte dei Conti di Napoli, per danno erariale. Dalle indagini è emerso che sono state spese indebitamente somme di denaro a carico del bilancio della Regione Campania destinato alla sanità. Il totale ammonterebbe a circa 16 milioni di euro. Sotto accusa l’assegnazione di incarichi di primario e vice primario in esubero negli ospedali campani, dove non sono stati rispettati i dettami del governo in materia di “spending review“.

La Guardia di Finanza di Torre Annunziata e della compagnia di Nola, è riuscita a risalire all’anomalia, analizzando le piante organiche di tutte le singole aziende sanitarie, ospedaliere e universitarie della Campania, dove sono stati rilevati gli incarichi dirigenziali in esubero assegnati e puntualmente retribuiti.
Oltre ai provvedimenti in cui sono chiamati in causa i singoli direttori sanitari di tutte le aziende chiamate in causa, sono state notificate dai finanzieri anche le richieste cautelari per interrompere nell’immediato, la retribuzione degli incarichi in esubero. In questo modo si cercano di evitare ulteriori sprechi di risorse.

Dalle indagini delle fiamme gialle è emerso che negli ultimi due anni, sono stati retribuiti 523 incarichi di “primari” e “vice primari” e pagate 1.915 indennità di “dirigenza” in eccedenza rispetto alla dotazione organica prevista. Sotto la lente di ingrandimento dei finanzieri sono finite anche le aziende ospedaliere universitarie regionali dell’Università Federico II, della SUN (Seconda Università di Napoli) e dell’Irccs Pascale, che in poco tempo sono riuscite ad accumulare un danno pari a 5.025.230,20 euro.